Meteo fine Maggio: caldo estremo che lascia senza parole

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Meteo fine Maggio: caldo estremo che lascia senza parole

Estate 2022: un nome che ormai evoca uno degli eventi meteo più estremi e sconvolgenti della storia recente europea. Quella stagione non è stata soltanto la più calda, ma la più anomala dal punto di vista climatico, rivoluzionando completamente il nostro modo di intendere il meteo estivo.

 

Un’estate interminabile: caldo record da Giugno ad Agosto
Durante Giugno, Luglio e Agosto 2022, gran parte del continente europeo è stata avvolta da ondate di calore senza precedenti. La temperatura media è aumentata di +1,34°C rispetto al trentennio 1991-2020, segnando uno scostamento termico superiore anche a quello dell’estate 2021, che fino a quel momento deteneva il triste primato di stagione più calda. L’estate 2022, con un ulteriore aumento di +0,4°C, ha fissato un nuovo riferimento per il meteo estivo europeo.

 

Anticiclone africano: il dominatore incontrastato dell’atmosfera
A determinare questa configurazione anomala è stato l’Anticiclone africano, una vasta e persistente area di alta pressione proveniente dal Sahara, che ha preso possesso del Mediterraneo centrale e dell’Europa occidentale per settimane, spingendo aria caldissima verso nord. A differenza del più moderato Anticiclone delle Azzorre, questo sistema ha bloccato le piogge, esasperato le temperature e creato condizioni meteo stabili ma estreme.

In Italia la sua presenza ha dato vita a un’estate infernale, seconda solo a quella catastrofica del 2003, con temperature oltre i 40°C in molte città italiane, da Firenze a Roma, da Bologna a Torino, provocando stress termico diffuso e difficoltà sanitarie e logistiche.

 

Il Regno Unito tocca i 40°C: un segnale epocale
La Gran Bretagna, notoriamente temperata, ha vissuto nel Luglio 2022 un evento storico: Londra ha raggiunto per la prima volta i 40°C, sollevando una discussione globale sul cambiamento climatico. Questo dato clamoroso ha dimostrato che nessuna regione europea è più al sicuro dagli effetti estremi del riscaldamento globale, con conseguenze pesanti per l’intera gestione del rischio meteo.

 

La grande siccità: un deserto europeo senza precedenti
L’estate 2022 è stata segnata anche da una siccità devastante, iniziata già nel Dicembre 2021 e peggiorata fino a toccare livelli storici nei mesi estivi. Le piogge sono scomparse, le risorse idriche si sono prosciugate, e i raccolti agricoli sono andati persi in molte zone rurali d’Europa.

Fiumi imponenti come il Po, la Loira e il Danubio hanno visto crollare i propri livelli idrici, fino a mostrare letti fluviali completamente asciutti, una circostanza che non si verificava da oltre 500 anni. L’assenza di perturbazioni atlantiche, bloccate dalla presenza costante dell’anticiclone, ha impedito qualsiasi ricarica del ciclo idrico naturale.

 

Mediterraneo come i Tropici: acque bollenti fino a 31°C
Un’altra anomalia meteo e climatica dell’estate 2022 è stata l’eccezionale riscaldamento del Mar Mediterraneo. Le acque superficiali hanno raggiunto temperature tra i 29°C e i 31°C, creando un ambiente simile a quello tropicale. Questa condizione ha favorito, con l’arrivo dell’Autunno, la formazione di temporali intensi, nubifragi e grandinate violente, alimentate dal contrasto termico tra il calore marino e l’aria più fresca in quota.

 

Notti tropicali anche al Nord: disagio e problemi sanitari
Il fenomeno delle notti tropicali, in cui la temperatura non scende sotto i 20°C, si è diffuso in modo anomalo anche nelle regioni settentrionali italiane. Zone come Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana e Lazio hanno sperimentato notti afose che hanno reso impossibile il recupero notturno della popolazione, aggravando problemi cardiovascolari, disturbi del sonno e stress termico, soprattutto tra anziani e soggetti fragili.

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