
Una fase critica in coincidenza con la Settimana Santa
Giovedì 17 aprile 2025 si preannuncia come una delle giornate più delicate dal punto di vista meteorologico dell’intera primavera. L’Italia, infatti, si appresta ad affrontare gli effetti di una profonda area depressionaria in formazione tra le coste settentrionali del Mediterraneo e le regioni centro-meridionali della Penisola, alimentata da aria fredda in discesa dal Nord Europa e masse d’aria calda e umida subtropicale, innescando un vortice ciclonico potenzialmente esplosivo.
Venti di Scirocco protagonisti: raffiche fino a 120 km/h
Il primo elemento di forte impatto sarà rappresentato dal vento di Scirocco, che tra la serata di mercoledì 16 e giovedì 17 aprile soffierà con estrema intensità, in particolare:
- sulla fascia tirrenica della Sicilia, dove le raffiche potranno superare i 120 km/h
- in Calabria, Campania, Lazio e lungo alcuni tratti della costa adriatica, dove si prevedono venti tra i 70 e i 90 km/h
Il vento caldo e carico d’umidità genererà un netto aumento delle temperature, soprattutto al Sud e sulle Isole Maggiori, con valori anomali per il periodo. A Roma e Napoli, ad esempio, le massime potranno raggiungere i 25°C, portando un anticipo di clima quasi estivo in un contesto però altamente instabile.
Effetti del ciclone: temporali violenti e rischio alluvionale
Il cuore del sistema depressionario si formerà tra la Corsica e il Mar Ligure, per poi spingere aria instabile verso le regioni del Nord Italia. Le aree più esposte ai fenomeni estremi saranno:
- Piemonte
- Liguria
- Lombardia
- Friuli-Venezia Giulia
- Toscana settentrionale
Qui si profilano nubifragi violenti, grandinate e il possibile sviluppo di celle temporalesche autorigeneranti, con piogge torrenziali concentrate su aree ristrette, ma in grado di produrre effetti devastanti in poche ore. Questo tipo di configurazione è associabile a vere e proprie “bombe d’acqua primaverili”, generate dal contrasto tra aria fredda in quota e strati bassi caldi e umidi.
Mare in burrasca: onde alte fino a 4 metri e mareggiate
Altro fattore critico sarà il moto ondoso. Il rafforzamento dello Scirocco sul basso Tirreno e lungo l’Adriatico meridionale porterà a un’intensa agitazione del mare, con onde alte tra i 3 e i 4 metri, in particolare su:
- Sicilia tirrenica
- Calabria occidentale
- Lazio costiero
- Puglia adriatica
Queste condizioni daranno origine a mareggiate significative, con possibili danni a infrastrutture costiere, erosione dei litorali e disagi nei collegamenti marittimi. Le autorità portuali e la Protezione Civile invitano alla massima prudenza, consigliando di evitare spostamenti via mare e di monitorare gli avvisi ufficiali.
Temperature in rialzo al Sud, freddo al Nord e neve in montagna
Il Sud Italia, pur coinvolto dai venti di Scirocco, vedrà temperature decisamente miti e umidità elevata, mentre al Nord, la presenza della depressione porterà valori termici più contenuti e, in quota, ulteriori nevicate sull’arco alpino, specie tra Piemonte e Alto Adige, oltre i 1600-1800 metri.
Consigli pratici per affrontare il peggioramento
Con una situazione meteo così estrema, è fondamentale adottare comportamenti prudenti. Ecco alcune precauzioni utili:
- Evitare gli spostamenti non essenziali durante le ore di punta del maltempo
- Non sostare sotto alberi, tettoie o strutture instabili
- Mettere in sicurezza oggetti leggeri su balconi, terrazzi e giardini
- Seguire in tempo reale le allerte della Protezione Civile e gli aggiornamenti meteo locali
- Prestare attenzione a corsi d’acqua minori soggetti a piene rapide
Il Giovedì Santo 2025 si prospetta come una delle giornate più critiche della stagione primaverile, sotto il segno del vento, della pioggia e della forte instabilità atmosferica. Scirocco impetuoso, ciclone mediterraneo in azione, fenomeni estremi e mareggiate compongono un quadro meteo potenzialmente pericoloso, che richiede monitoraggio continuo e massima prudenza da parte della popolazione.
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