
Un lungo ponte sotto l’incognita del maltempo
Il meteo in vista del lunghissimo ponte primaverile, che quest’anno unisce Pasqua, Pasquetta, 25 Aprile e 1° Maggio, si presenta quanto mai incerto e problematico. La stagione della Primavera, già di per sé simbolo di variabilità estrema, sta mostrando tutto il suo volto più instabile: caldo anomalo e giornate soleggiate vengono seguiti da rientri freddi, temporali intensi e precipitazioni violente. I principali modelli meteorologici internazionali si inseguono tra aggiornamenti contrastanti, ma il trend dominante inizia a delinearsi con maggiore chiarezza.
Depressione nordatlantica in arrivo: svolta verso l’instabilità
A determinare le sorti del tempo durante le festività sarà una profonda depressione nord-atlantica, che secondo gli ultimi dati sta prendendo sempre più forza. Le correnti fresche associate a questo sistema perturbato sono attese già nei prossimi giorni sull’Italia occidentale, con particolare riferimento al Nordovest e al versante tirrenico.
L’ingresso di questa massa d’aria più fredda e instabile nei mari italiani darà luogo a una risposta convettiva decisa, innescando temporali a ripetizione, nubifragi localizzati, grandinate intense, e addirittura nevicate abbondanti sulle Alpi, anche a quote non elevate per il periodo.
Pasqua e Pasquetta a rischio: addio all’anticiclone?
Fino a qualche giorno fa si era intravista una possibile rimonta anticiclonica subtropicale nel weekend pasquale. Una finestra di stabilità atmosferica che avrebbe concesso una tregua proprio tra sabato 19 e lunedì 21 aprile. Ma le ultime proiezioni del modello ECMWF sembrano purtroppo cancellare questa ipotesi, puntando invece su un peggioramento significativo proprio nel cuore delle festività.
Secondo questa nuova configurazione, l’Italia potrebbe essere investita da una nuova perturbazione nel giorno di Pasquetta, con fenomeni che si estenderebbero progressivamente a tutte le regioni, dal Nord al Centro-Sud, mantenendo il tempo instabile e piuttosto fresco anche dopo il 25 Aprile, fino a lambire i primi giorni di Maggio.
Anche l’America “si arrende” al maltempo: convergenza tra modelli
L’unica ancora di salvezza era rappresentata dalla visione più ottimistica dei centri di calcolo americani, che fino a poco tempo fa mantenevano aperto uno spiraglio per un’alta pressione dominante. Ma gli ultimi aggiornamenti GFS hanno cambiato rotta, allineandosi con l’ECMWF nel segnalare un accentuarsi del peggioramento pasquale, accompagnato da un calo termico diffuso.
Le temperature, già previste in calo nei giorni precedenti, potrebbero scendere ulteriormente, rendendo il clima più fresco del normale e decisamente poco gradevole per un periodo tanto atteso dai vacanzieri.
Niente anticiclone all’orizzonte
In questo contesto dinamico e instabile, è difficile intravedere fasi anticicloniche durature. Le correnti nordatlantiche sembrano voler conquistare il Mediterraneo centrale per un periodo prolungato, imponendo un andamento perturbato con poche pause. Anche i tentativi dell’anticiclone africano di farsi strada sembrano destinati a fallire, almeno fino alla fine del mese.
Conclusione: in attesa di conferme, ma il quadro si fa cupo
Mentre la Primavera prosegue nel suo cammino imprevedibile, il ponte festivo 2025 rischia seriamente di essere ricordato come uno dei più instabili degli ultimi anni. La combinazione di modelli convergenti, cali termici, e ripetuti impulsi ciclonici, fa presagire un periodo meteo movimentato, lontano dai classici scenari primaverili sereni.
Rimanere aggiornati sarà fondamentale, perché se c’è una certezza, è che la Primavera italiana sa sempre come sorprenderci.
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