Il meteo dell’estate 2025 in Italia si preannuncia particolarmente allarmante, secondo gli ultimi aggiornamenti forniti dai modelli climatici stagionali. Le proiezioni delineano un quadro segnato da anomalie termiche marcate e da una carenza preoccupante di precipitazioni, che interesserà ampie zone della Penisola.
Estate 2025 in Italia: caldo record e meteo anomalo
Le elaborazioni del Centro Europeo per le Previsioni a Medio Termine (ECMWF) indicano che il meteo dei prossimi mesi estivi sarà caratterizzato da temperature ben superiori alla media stagionale, con scarti che potrebbero oscillare tra +1°C e +2,5°C. Le regioni del Centro-Sud e il versante adriatico saranno tra le più colpite, con città come Roma, Firenze, Bari, Cagliari e Bologna che potrebbero vivere numerosi giorni con massime oltre i 40°C.
Durante il mese di giugno, secondo il quadro meteorologico attuale, le ondate di calore potrebbero risultare particolarmente intense e persistenti, rendendo il meteo di inizio estate già decisamente impegnativo.
Luglio 2025: il dominio dell’anticiclone africano
Il meteo di luglio 2025 non promette miglioramenti. La presenza di un potente anticiclone africano dovrebbe stabilizzare condizioni di caldo estremo sull’intero territorio italiano. Anche il Nord Italia, solitamente più esposto a infiltrazioni di aria fresca, vedrà comunque temperature elevate e periodi torridi, specialmente nelle zone interne come la Valle del Tevere, la Maremma e l’Appennino centrale.
Nel frattempo, nel Sud Italia e sulle isole maggiori, ossia in Sicilia e Sardegna, il meteo continuerà a proporre giornate infuocate, con assenza quasi totale di piogge e condizioni critiche per il settore agricolo e sanitario.
Agosto 2025: siccità estrema e notti tropicali
Secondo gli ultimi modelli meteo, agosto sarà il mese più estremo, con un aumento delle temperature e un’intensificazione della siccità. Le notti tropicali, in cui il termometro non scende sotto i 25°C, diventeranno la normalità nelle aree urbane come Milano, Napoli e Torino.
Nel Sud e sulle isole, i valori termici potrebbero raggiungere punte di 42-43°C, aggravando ulteriormente il quadro climatico. Il caldo eccessivo nelle città, unito all’assenza di ventilazione e alla persistenza di alte temperature notturne, renderà il riposo estremamente difficoltoso.
Precipitazioni ridotte e rischi connessi
Un’altra emergenza meteo riguarda la drastica diminuzione delle piogge. Si prevede un deficit pluviometrico che potrebbe toccare il 50-60% al Centro-Nord. Questa situazione prefigura gravi criticità per l’agricoltura, la gestione idrica e la qualità della vita nelle metropoli.
Il mix di temperature elevate e mari molto caldi aumenterà inoltre il rischio di fenomeni meteorologici estremi. Violenti temporali, nubifragi e grandinate potrebbero colpire soprattutto le aree montuose e interne del Centro-Nord, dove l’energia latente rilasciata dai mari riscaldati favorirà lo sviluppo di eventi convettivi esplosivi.
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