Meteo Italia: il mese di aprile impazzisce tra caldo africano e rischio ciclone, attesi nubifragi e fenomeni estremi

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Meteo Italia: il mese di aprile impazzisce tra caldo africano e rischio ciclone, attesi nubifragi e fenomeni estremi

Anticiclone subtropicale in arrivo, ma durerà poco: all’orizzonte un nuovo crollo meteo

Continua la serie di ribaltoni meteo in questo pazzo aprile 2025, un mese che sembra voler battere ogni record per variabilità atmosferica e fenomeni estremi. Dopo una prima parte segnata da piogge diffuse, temporali improvvisi e instabilità persistente, sembrava profilarsi una fase più stabile e mite, ma lo scenario sta cambiando di nuovo — e in modo drammatico.

 

Tra venerdì 11 e domenica 13 aprile, l’Italia verrà interessata da un rinforzo deciso dell’Anticiclone Subtropicale, con temperature in forte risalita, in particolare su Sicilia, Calabria, Puglia e aree interne del Centro-Sud, dove i termometri potrebbero sfiorare i 28°C. Si tratterà di giornate dal sapore estivo, con cielo sereno e aria molto mite, ma questa parentesi di bel tempo sarà brevissima.

 

Tra martedì 15 e mercoledì 16 aprile: rischio ciclone sul Mediterraneo, attesi nubifragi

Già dalla sera di domenica, le prime nubi atlantiche avanzeranno verso l’Italia. Una perturbazione molto attiva, alimentata dallo scontro tra l’aria calda subtropicale preesistente e correnti fresche nord-europee, genererà una situazione potenzialmente pericolosa.

 

Secondo i modelli previsionali, tra martedì 15 e mercoledì 16 aprile si formerà un ciclone mediterraneo centrato tra il Mar Ligure e il Tirreno Settentrionale, in grado di innescare precipitazioni intense, temporali violenti, grandinate e nubifragi localizzati.

 

I territori più esposti saranno:

  • Liguria
  • Piemonte
  • Lombardia
  • Toscana
  • Lazio

In queste regioni, i quantitativi di pioggia potrebbero raggiungere i 150 mm in poche ore, equivalenti a 150 litri per metro quadrato, con rischio elevato di allagamenti, frane e smottamenti, soprattutto nelle aree collinari e montuose.

 

Venti forti, trombe d’aria e calo termico: primavera estrema sul Centro-Nord

I venti di scirocco, in risalita dal Canale di Sicilia, porteranno umidità nei bassi strati, contribuendo a potenziare la convezione atmosferica e alimentare celle temporalesche attive.

 

Le aree costiere di Toscana e Lazio saranno particolarmente vulnerabili, con possibilità di fenomeni violenti, tra cui downburst, raffiche di vento impetuose e persino trombe d’aria.

 

Il Nord-Est, con Veneto e Friuli Venezia Giulia, sarà anch’esso coinvolto, con temporali intensi e un marcato calo termico: le temperature massime potrebbero scendere sotto i 18°C a partire da mercoledì, con valori percepiti ancora più bassi per via di vento e pioggia battente.

 

Focus sui bacini idrografici: Po e Arno sotto osservazione

Il cuore della depressione tenderà a stazionare sopra il Centro-Nord, generando una circolazione ciclonica chiusa. Questa configurazione, nota per la sua pericolosità idrogeologica, può produrre accumuli pluviometrici molto elevati nelle stesse zone per diverse ore consecutive.

 

Particolare attenzione è rivolta:

  • al bacino del Po
  • al bacino dell’Arno
  • alle aree pedemontane e collinari di Piemonte, Lombardia e Toscana

In questi settori, l’effetto orografico potrebbe esasperare le precipitazioni, aumentando il rischio di frane, esondazioni e smottamenti.

 

Aprile da record: instabilità permanente e mari troppo caldi

Questa Primavera 2025 si sta rivelando estrema e instabile, ben lontana dalle medie climatiche del decennio passato. L’alternanza tra Anticicloni africani e cicloni atlantici sta trasformando l’Italia in un campo di battaglia meteorologico, dove gli sbalzi termici e i fenomeni violenti sono diventati la regola.

 

Il Mediterraneo, con temperature marine superiori alla norma di oltre +2°C, rappresenta una fonte inesauribile di energia per la formazione di sistemi ciclonici intensi. Le correnti a getto molto ondulate, inoltre, stanno favorendo la discesa di impulsi freddi che, incontrando l’aria subtropicale africana, generano fenomeni meteo esplosivi.

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