La settimana entrante si preannuncia come una delle più dinamiche e sorprendenti di questo inizio aprile 2025. Il quadro meteo subirà un vero e proprio stravolgimento, un cambiamento radicale che si verificherà con modalità tipiche dei mesi più freddi dell’anno.
Da giorni si rincorrevano le ipotesi su una possibile irruzione artica, ma come spesso accade nel mondo del meteo, un conto è osservare delle proiezioni a lungo termine, ben altro è constatare conferme nei modelli a pochi giorni dall’evento. Ora, con le ultime emissioni modellistiche alla mano, si può affermare senza indugi che la prossima settimana sarà caratterizzata da condizioni pienamente invernali.
Configurazione barica: inverno pieno sull’Europa orientale
La struttura barica prevista per la prossima settimana richiama alla memoria i grandi eventi invernali: Alta Pressione spinta verso latitudini molto settentrionali, circolazione atlantica bloccata e una poderosa massa d’aria gelida in discesa sull’Europa orientale.
Non si tratta semplicemente di freddo: in molte aree dell’Europa balcanica e orientale si raggiungeranno temperature tipiche di Gennaio e Febbraio, con valori termici drammaticamente bassi sia al suolo sia in quota.
Freddo anche sull’Italia: ecco dove colpirà di più
Sebbene il nucleo principale dell’aria gelida rimarrà ad est, anche l’Italia risentirà di questo imponente raffreddamento meteo. Le regioni adriatiche saranno quelle maggiormente colpite: qui, a partire da lunedì 7 aprile, i valori termici scenderanno notevolmente al di sotto delle medie stagionali.
Più riparate le regioni tirreniche, grazie all’azione schermante dell’Appennino centrale e meridionale, ma anche in queste aree il freddo si farà sentire, seppur con minore intensità. Al Nord Italia, invece, il freddo riuscirà a penetrare con decisione nella Val Padana, favorendo un clima decisamente invernale.
Neve a bassa quota? Ecco cosa aspettarsi
Con il ritorno del freddo si accompagnerà anche un aumento dell’instabilità atmosferica. I contrasti termici, particolarmente intensi in questa fase della stagione, potrebbero dare origine a precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale.
Non si può escludere il ritorno della neve a quote molto basse, specialmente lungo la dorsale appenninica e nelle aree interne del Centro-Nord. Gli accumuli potrebbero risultare significativi, soprattutto nelle zone maggiormente esposte ai venti freddi da nord-est.
Durata dell’ondata gelida: quando tornerà il tepore primaverile?
Secondo le ultime proiezioni meteo, questa fase di freddo invernale dovrebbe persistere per almeno 3 o 4 giorni, con possibilità di estensione fino a venerdì 11 aprile. Per un miglioramento più deciso delle condizioni meteo, soprattutto sotto il profilo termico, sarà necessario attendere il prossimo fine settimana.
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