Nella prima metà di Aprile il meteo sull’Italia e su larga parte dell’Europa centrale e orientale sarà dominato da una fase di forte instabilità atmosferica, non tanto in termini di precipitazioni quanto soprattutto sul fronte termico. Lo scenario attuale e prospettico racconta di un vero e proprio braccio di ferro tra l’anticiclone subtropicale e masse d’aria gelida continentale, capace di innescare forti contrasti meteorologici.
Anticiclone bloccato: aria fredda in arrivo dai Balcani
Un robusto campo di alta pressione permane sull’Europa occidentale e sull’Oceano Atlantico, ma presenta debolezze evidenti lungo il suo margine orientale. Questo permette a correnti fredde di matrice nord-orientale e balcanica di infiltrarsi con facilità, condizionando il meteo su gran parte dell’Italia. In particolare, l’aria fredda si insinuerà lungo la dorsale adriatica, provocando un abbassamento delle temperature, gelate tardive e nevicate fuori stagione persino a quote collinari, soprattutto sulle regioni centrali e meridionali.
Centro-Sud ancora sotto il segno dell’instabilità
Nel corso dei prossimi giorni sarà soprattutto il Centro-Sud Italia a risentire maggiormente della variabilità atmosferica, con il passaggio di nuvolosità irregolare e piogge intermittenti, che si alterneranno a brevi schiarite. La fase secca invece dovrebbe proseguire al Nord, dove la pioggia continua a farsi attendere, un’eredità del trend iniziato verso la fine di Marzo.
Aria mite e gelo si affrontano sull’Europa: meteo altalenante
Nell’intero settore che va dall’Italia all’Europa centrale fino ai Balcani, il meteo dei prossimi dieci giorni sarà segnato da un duello serrato tra aria calda e aria fredda. Quando l’anticiclone subtropicale riuscirà a rinforzarsi e avanzare verso Est, porterà un’impennata termica e condizioni più stabili. Tuttavia, appena si indebolirà, le correnti gelide orientali riprenderanno il sopravvento, spingendo le temperature ben al di sotto della media stagionale.
Questa altalena climatica potrà comportare episodi di gelo dannoso per le coltivazioni, oltre a neve tardiva, fenomeni non insoliti per la primavera ma che quest’anno appaiono più estremi e persistenti.
La primavera ancora ostaggio dell’inverno
Finché l’inverno non cederà del tutto il passo, il meteo europeo rimarrà dominato da queste oscillazioni tra condizioni tardo-invernali e improvvisi ritorni di primavera. Solo quando l’anticiclone riuscirà a imporsi stabilmente sull’intero continente, potremo iniziare a parlare di una vera e propria fase primaverile duratura. Fino ad allora, sarà necessario prestare particolare attenzione alle gelate notturne, soprattutto in campagna e nelle aree interne del Centro-Sud, dove i danni per ortaggi, frutteti e vigne potrebbero risultare significativi.
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