Le ultime proiezioni meteo a lungo termine, seppur ancora cariche di incertezza, iniziano a delineare un possibile scenario climatico per la Settimana Santa 2025, che si estende da Lunedì 14 a Domenica 20 Aprile, culminando con la domenica di Pasqua.
Fase pre-pasquale (7-14 aprile): freddo invernale fuori stagione e rischio gelo
Secondo le ultime emissioni modellistiche, si profila un cambio importante di circolazione atmosferica rispetto alla prima settimana di Aprile. L’evoluzione meteo mostrerebbe l’arrivo di masse d’aria fredde su buona parte dell’Europa centrale e, in misura variabile, anche sull’Italia.
Un anticiclone di blocco si posizionerebbe sui settori centro-occidentali europei, mentre una saccatura fredda si approfondirebbe sui comparti centro-orientali, con possibile estensione al bacino centrale del Mediterraneo.
Questo disegno barico di stampo invernale, pur se con influenza diretta ancora da valutare, determinerebbe comunque temperature ben al di sotto della media stagionale. Le anomalie termiche previste oscillano tra i 7 e i 10°C in meno rispetto ai valori tipici del periodo, generando condizioni decisamente fredde. In questo contesto non si può escludere il rischio di gelate tardive, con potenziali ripercussioni negative anche su colture e agricoltura.
Il quadro delle precipitazioni resta invece ancora incerto. Tuttavia si ipotizza una fase relativamente asciutta, anche se non è da escludere la comparsa di neve fuori stagione fino a quote collinari, specie al Centro-Nord.
Settimana di Pasqua (14-20 aprile): correnti atlantiche umide, clima più mite ma instabile
Con l’inizio della settimana pasquale, la circolazione atmosferica europea cambierebbe nuovamente, assumendo caratteristiche nord-atlantiche. Al posto dell’anticiclone, l’Europa occidentale verrebbe interessata da affondi di aria polare marittima, accompagnati da cavi d’onda instabili.
Tali dinamiche favorirebbero l’ingresso di correnti umide oceaniche anche sul bacino centrale del Mediterraneo e dunque sull’Italia. Le conseguenze sarebbero un aumento della copertura nuvolosa e il ritorno di piogge ricorrenti, più probabili su Nord Italia e regioni tirreniche. Le regioni adriatiche centrali e l’estremo Sud peninsulare risulterebbero meno esposte, almeno inizialmente.
L’instabilità si presenterebbe più blanda nei primi giorni della Settimana Santa, per poi intensificarsi progressivamente avvicinandosi a Pasqua e Pasquetta.
A livello termico il meteo pasquale proporrebbe un rialzo evidente delle temperature rispetto alla settimana precedente. Tuttavia, i valori si manterrebbero in linea con le medie stagionali. Possibili lievi sottotono al Nord, mentre sulle estreme regioni meridionali potrebbero registrarsi leggere anomalie positive.
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