Il meteo in Italia continua a essere modellato dalla persistente presenza di una circolazione ciclonica che si è ormai stabilizzata sopra i mari italiani, generando una situazione di instabilità atmosferica che, secondo le ultime elaborazioni dei modelli previsionali, non accenna a diminuire nei prossimi giorni.
Instabilità meteo alimentata da una depressione stazionaria
La vasta area depressionaria che domina il bacino centrale del Mar Mediterraneo si conferma come la principale protagonista del quadro meteo-climatico nazionale. Rispetto alle più recenti perturbazioni atlantiche che hanno interessato l’intera Penisola, il nuovo scenario sarà caratterizzato da un radicale cambiamento della circolazione atmosferica, con l’arrivo di correnti fredde provenienti da nord-nordest.
Aria artica in discesa: atteso crollo delle temperature
In questa fase l’Italia si prepara a subire gli effetti di un afflusso d’aria molto fredda di origine artica, destinato a provocare un deciso calo termico. Il raffreddamento sarà particolarmente percepibile lungo il versante adriatico, dove la configurazione orografica amplificherà l’effetto del freddo, rendendo il clima rigido e invernale.
Già nelle prossime 48 ore il meteo in Italia subirà un nuovo deterioramento con maltempo diffuso e un abbassamento termico significativo. Le temperature massime faranno registrare valori ben inferiori alle medie stagionali, soprattutto tra Marche, Abruzzo, Molise e Puglia.
Forti contrasti termici e fenomeni intensi su molte regioni
Il rafforzamento dell’instabilità sarà favorito proprio dal contrasto tra l’aria fredda in ingresso e le masse d’aria più miti presenti al suolo. Questo squilibrio accentuerà lo sviluppo di fenomeni temporaleschi intensi, che potranno essere accompagnati da grandine e, in alcuni casi, anche da nubifragi. Le aree maggiormente coinvolte da questa fase perturbata saranno il Centro-Sud e le due Isole Maggiori, con precipitazioni localmente abbondanti tra Sicilia, Sardegna, Campania e Calabria.
Neve a bassa quota al Nordovest: Piemonte e Valle d’Aosta imbiancate
Sebbene il maltempo colpirà principalmente il Mezzogiorno, anche alcune aree del Nordovest saranno interessate da fenomeni significativi, in particolare l’arco alpino occidentale. Le nevicate potrebbero scendere fino a quote molto basse tra Valle d’Aosta, Piemonte e le zone montane della Lombardia occidentale, con accumuli anche consistenti. Un contesto che ricorda il cuore dell’inverno, sorprendente se si considera che ci stiamo avvicinando ad Aprile.
Proiezioni meteo per Aprile: rischio di una nuova ondata gelida
Guardando alle tendenze meteo per la prima decade di Aprile, emergono segnali preoccupanti. Le simulazioni di alcuni dei principali modelli climatici europei indicano la possibilità di una nuova, intensa irruzione fredda in arrivo dal nordest europeo. Questa massa d’aria gelida, se confermata, potrebbe dapprima impattare sull’Europa orientale, per poi estendersi verso il bacino centrale del Mediterraneo, coinvolgendo ancora una volta anche l’Italia con temperature in forte calo e un nuovo stop alla primavera.
L’ago della bilancia sarà l’alta pressione
Il destino del meteo italiano dipenderà dal comportamento dell’Alta Pressione. Se questa figura barica si collocherà con maggiore stabilità sull’Italia o leggermente più a est, potrà deviare il flusso freddo verso i Balcani e il Mar Nero, lasciando il nostro Paese sotto l’influenza di correnti più miti. In tal caso, potremmo assistere a un ritorno di giornate soleggiate e a un clima più primaverile, soprattutto al Nord Italia e nelle regioni tirreniche.
Nel frattempo, però, prepariamoci a un periodo ancora segnato da maltempo, instabilità e freddo fuori stagione, con un meteo in Italia tutt’altro che primaverile.
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