Meteo Italia: irruzione artica in arrivo, nevicate fino a bassa quota e temperature in picchiata

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Meteo Italia: irruzione artica in arrivo, nevicate fino a bassa quota e temperature in picchiata

Meteo Italia, tra sorprese e colpi di scena: arriva un’irruzione di aria gelida dalla Scandinavia

Nei prossimi giorni, il meteo riserverà grandi sorprese per appassionati e studiosi delle dinamiche atmosferiche. Tra martedì 18 e mercoledì 19 marzo, un’ondata di freddo anomalo investirà l’Italia, determinando un drastico calo delle temperature e la comparsa della neve fino a quote insolitamente basse.

L’aria gelida, proveniente dalla Scandinavia e diretta verso l’Est Europa, colpirà anche il nostro Paese, con effetti particolarmente intensi al Nord e lungo il versante adriatico. Questa incursione invernale tardiva, seppur non del tutto rara nel mese di marzo, sarà comunque piuttosto significativa, con temperature ben al di sotto della media e condizioni atmosferiche che ricorderanno l’inverno pieno.

Venti gelidi e crollo termico: sensazione di freddo intensa

L’aria artica sarà accompagnata da un forte rinforzo dei venti di Bora e Grecale, che accentueranno la sensazione di freddo. Il mix tra correnti orientali e l’aria gelida in arrivo determinerà una diminuzione drastica delle temperature, con valori ampiamente sotto la media stagionale.

Il calo termico sarà più accentuato nelle zone interne del Nord e lungo l’Adriatico, dove le minime potranno scendere sotto lo zero, specialmente nelle valli alpine e appenniniche. Le regioni più colpite da questa irruzione gelida saranno la Val Padana, le Alpi e Prealpi e l’Appennino centrale. Anche il Sud Italia, sebbene meno esposto, sperimenterà un abbassamento termico significativo, con effetti che si estenderanno fino alla Sicilia.

L’aria gelida in arrivo dai Balcani intensificherà il disagio termico, amplificato dalla forte ventilazione, rendendo il clima particolarmente rigido per il periodo.

Neve a quote basse: fiocchi fino in pianura?

Le nevicate, attese tra martedì 18 e mercoledì 19 marzo, potrebbero imbiancare diverse zone pedemontane e collinari del Nord, con accumuli più consistenti nelle aree esposte ai venti orientali. Le regioni più coinvolte saranno il Piemonte, il Veneto e le Prealpi, dove la neve potrebbe raggiungere quote collinari.

Non si esclude la possibilità di fiocchi misti a pioggia o nevischio in pianura, soprattutto nelle zone interne della Val Padana, ma la permanenza del manto nevoso dipenderà dall’intensità delle precipitazioni e dalla temperatura al suolo.

Anche il Centro Italia sarà coinvolto dall’ondata di freddo, con nevicate fino a 500 metri su Marche, Abruzzo, Molise e persino sul Gargano. Deboli spruzzate di neve potrebbero verificarsi anche sulle Murge, sebbene si tratterà di fenomeni di breve durata e con accumuli modesti.

Queste incursioni tardive di aria artica non sono rare nel mese di marzo, periodo dell’anno in cui il meteo è ancora soggetto a forti contrasti tra il Nord Europa e il Mediterraneo.

Temperature in caduta libera e rischio gelate notturne

Il picco del freddo si registrerà tra martedì 18 e mercoledì 19 marzo, quando le temperature massime potrebbero restare sotto i 10°C in molte località di collina e alta pianura, mentre le minime scenderanno ampiamente sotto lo zero nelle aree interne e nei fondovalle alpini e appenninici.

La forte ventilazione manterrà i cieli irregolarmente nuvolosi, limitando il raffreddamento notturno. Tuttavia, con il calo dei venti, tra la notte di mercoledì 19 e giovedì 20 marzo, potranno verificarsi gelate diffuse nelle conche dell’Appennino e nelle pianure più riparate.

Il rischio di temperature negative sarà particolarmente elevato sulla Val Padana centro-occidentale, nelle zone interne del Centro Italia e persino in alcune aree del Sud.

Il freddo durerà poco: ritorno a condizioni più miti da giovedì 20 marzo

Questa fase di freddo invernale tardivo non sarà destinata a durare a lungo. A partire da giovedì 20 marzo, il meteo subirà una nuova evoluzione, con un progressivo rialzo delle temperature, favorito dall’espansione dell’anticiclone.

Tuttavia, il ritorno a un clima più mite non sarà immediato: nelle zone interne e nei fondovalle alpini e appenninici, le gelate notturne potrebbero persistere ancora per qualche giorno, specialmente in condizioni di cielo sereno e venti deboli.

Marzo tra inverno e primavera: il meteo continua a sorprendere

Questa ondata di freddo rappresenta un esempio della grande variabilità meteorologica tipica del mese di marzo. Le oscillazioni tra freddo e tepore primaverile sono caratteristiche di questa fase di transizione, in cui il Nord Europa può ancora inviare impulsi freddi verso il Mediterraneo.

Per chi già sperava in un arrivo anticipato della primavera, questa irruzione artica sarà una sorpresa, ma rientra perfettamente nelle dinamiche atmosferiche della tarda stagione invernale.

L’evoluzione della situazione sarà da monitorare attentamente, poiché eventuali variazioni nella traiettoria dell’aria artica potrebbero modificare localmente l’intensità delle precipitazioni nevose e la durata del freddo intenso.

La neve a bassa quota, seppur rara a metà marzo, dimostra come il meteo possa ancora riservare scenari tipicamente invernali, anche quando la primavera sembra ormai alle porte.

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