Un’intensa perturbazione atlantica sta per colpire l’Italia, portando un drastico peggioramento del meteo con forti piogge, raffiche di vento e soprattutto nevicate abbondanti sulle Alpi. Questo episodio si preannuncia come uno dei più rilevanti dell’inverno, con accumuli che localmente potranno superare il metro di neve fresca.
Peggioramento meteo: piogge intense e neve a quote basse
Il fronte perturbato, avanzando da ovest verso est, sarà caratterizzato da intensi contrasti termici, con l’incontro tra masse d’aria di differente origine. Il risultato sarà un aumento delle precipitazioni, inizialmente concentrate su Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, per poi estendersi al resto del Nord Italia e, in forma più attenuata, alle regioni centrali.
L’afflusso di aria fredda in quota determinerà un calo delle temperature, favorendo il ritorno della neve fino a quote relativamente basse per il periodo. Sulle Alpi occidentali, specialmente su Valle d’Aosta, Piemonte e Lombardia, i fiocchi si spingeranno fino a 1100-1400 metri, mentre oltre i 1500-1800 metri si registreranno accumuli ingenti.
Nevicate eccezionali e rischio valanghe in forte aumento
Questa intensa nevicata non sarà eccezionale solo per la quantità di neve prevista, ma anche per la rapidità con cui il manto nevoso si depositerà. Il rischio di valanghe aumenterà in modo significativo, soprattutto oltre i 1800 metri, dove il peso della neve fresca renderà il terreno particolarmente instabile.
Gli esperti raccomandano estrema prudenza, evitando attività fuoripista, escursioni con ciaspole, scalate su cascate di ghiaccio e percorsi su canali innevati, poiché il pericolo di distacchi spontanei sarà elevatissimo. È fondamentale seguire con attenzione i bollettini nivometeorologici e attenersi alle indicazioni delle autorità locali.
Maltempo prolungato: nuove perturbazioni in arrivo
Secondo le ultime proiezioni meteo questa non sarà un’ondata isolata, ma solo l’inizio di una fase estremamente dinamica. Nei prossimi giorni, nuove perturbazioni atlantiche continueranno a interessare l’Italia, portando ulteriori nevicate sulle Alpi e piogge abbondanti in pianura.
Oltre alle Alpi occidentali, dove gli accumuli di neve potrebbero risultare eccezionali, anche il settore orientale, dal Trentino-Alto Adige al Friuli Venezia Giulia, passando per il Cadore, vedrà precipitazioni nevose copiose.
Questa fase di maltempo potrebbe prolungarsi almeno fino alla fine di marzo, con ulteriori occasioni per neve in montagna e forti piogge nelle regioni di pianura.
Se da un lato questa situazione rappresenta un’opportunità per il settore turistico legato agli sport invernali, dall’altro pone serie preoccupazioni in termini di sicurezza e stabilità del manto nevoso. Monitorare costantemente gli aggiornamenti meteo e adottare massima prudenza sarà essenziale per affrontare al meglio questa ondata di maltempo, che si preannuncia tra le più intense dell’intera stagione invernale.
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