Meteo: il GELO del Nord America verso l’Europa? Cosa non funziona

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Meteo: il GELO del Nord America verso l’Europa? Cosa non funziona

Le attuali condizioni meteo a New York mostrano un inverno pienamente in linea con il clima del nord-est degli Stati Uniti, tra nevicate, gelo e rapidi sbalzi di temperatura. Questo scenario, reso celebre da film e fotografie della città avvolta dalla neve, attira sempre grande curiosità, soprattutto considerando che New York e Napoli si trovano alla stessa latitudine. Eppure, il clima delle due città non potrebbe essere più diverso.

Perché New York è così fredda in inverno?

Nonostante la sua posizione geografica, New York sperimenta inverni molto più rigidi rispetto a qualsiasi città italiana. Le temperature possono facilmente scendere sotto i -10°C, con ondate di gelo ancora più intense nei momenti di massimo raffreddamento.

La causa principale di questo freddo estremo è legata alle correnti d’aria che influenzano la regione. Durante l’inverno, i venti gelidi provenienti dall’interno del Nord America, privi di ostacoli naturali, irrompono sulla città portando temperature glaciali e un effetto wind chill (raffreddamento da vento) che rende la percezione del freddo ancora più intensa.

Nei giorni scorsi, New York ha registrato un’alternanza tra neve, pioggia e schiarite, con temperature diurne che superano spesso lo zero, favorendo la fusione della neve. Tuttavia, quando tornano i venti occidentali, il termometro può precipitare nuovamente, facendo ricomparire il ghiaccio sulle strade.

Uno degli spettacoli più affascinanti dell’inverno newyorkese è il parziale congelamento dei principali fiumi della città, come l’Hudson River, l’East River e l’Harlem River. Questo fenomeno si verifica quando le temperature rimangono sottozero per giorni, mentre l’umidità bassa impedisce un rapido scioglimento, anche durante le ore più soleggiate.

Perché Napoli ha inverni più miti rispetto a New York?

Pur trovandosi alla stessa latitudine, il clima di Napoli è nettamente più mite rispetto a quello di New York. Le temperature raramente scendono sotto lo zero, e le nevicate sono eventi eccezionali e di breve durata.

La principale spiegazione sta nelle correnti d’aria che influenzano le due città. New York è costantemente esposta ai venti gelidi continentali che scendono dal Canada e dagli Stati centrali, senza incontrare ostacoli. Al contrario, Napoli e gran parte dell’Italia beneficiano dell’azione mitigatrice del Mar Mediterraneo, che regola le temperature e impedisce cali termici estremi. Inoltre, la presenza delle Alpi funge da barriera naturale, limitando l’ingresso delle masse d’aria più fredde di origine artica.

Boston e il New England: un inverno ancora più rigido

Se il freddo di New York può sembrare intenso, spostandosi più a nord verso Boston e il New England, l’inverno diventa ancora più estremo. Boston, situata a una latitudine simile a Pescara o Ancona, affronta stagioni invernali con temperature glaciali e nevicate molto abbondanti.

In media, ogni anno nella capitale del Massachusetts cadono oltre un metro di neve, e quando i venti polari provenienti dal Canada si intensificano, il gelo diventa ancora più pungente. Le temperature percepite possono scendere di parecchi gradi sotto lo zero, a causa delle forti raffiche di vento che spazzano la costa atlantica.

Una delle cause principali di questa differenza climatica tra Europa e Stati Uniti è l’influenza dell’Oceano Atlantico. In Europa, la Corrente del Golfo trasporta aria più mite, mitigando il freddo invernale e mantenendo temperature più alte rispetto agli Stati Uniti orientali, dove l’oceano ha un impatto molto meno significativo sul clima.

Europa e Stati Uniti a confronto: perché il clima è così diverso?

L’Europa occidentale gode di inverni generalmente meno rigidi rispetto agli Stati Uniti nordorientali, grazie alla presenza della Corrente del Golfo, che impedisce la formazione di ghiacci marini nel Mar del Nord e nel Mar di Norvegia.

A parità di latitudine, città come Londra o Parigi sperimentano inverni molto più miti rispetto a località statunitensi come Chicago o Boston, dove il gelo è una costante per diversi mesi all’anno. Tuttavia, spostandosi verso l’Europa orientale, l’influenza oceanica diminuisce, e città come Mosca, pur essendo alla stessa latitudine di Londra, registrano temperature invernali rigidissime, con valori costantemente sotto lo zero.

Costa occidentale degli Stati Uniti: clima più mite grazie al Pacifico

Curiosamente, mentre il nord-est degli Stati Uniti affronta inverni glaciali, la parte occidentale del Paese, influenzata dall’Oceano Pacifico, gode di un clima più temperato. Città come Seattle o San Francisco, pur trovandosi a latitudini elevate, raramente sperimentano nevicate significative, e le temperature invernali rimangono generalmente miti.

Per trovare condizioni simili a quelle di New York sulla costa occidentale, bisogna spingersi fino all’Alaska o alle regioni settentrionali del Canada occidentale, dove il freddo diventa estremamente intenso, con temperature abbondantemente sotto lo zero per mesi.

New York e il clima imprevedibile: tra inverni gelidi ed estati torride

Nonostante gli inverni rigidi, il clima di New York è caratterizzato da una forte escursione termica stagionale. Se in gennaio e febbraio la città affronta temperature glaciali e frequenti nevicate, in estate la situazione cambia radicalmente, con caldo intenso, elevata umidità e temperature che possono superare i 35°C.

Questo contrasto così netto tra stagioni opposte rende il clima newyorkese uno dei più estremi e dinamici tra le grandi metropoli mondiali, con una varietà di fenomeni meteo che spaziano dal freddo artico alle ondate di caldo tropicale in pochi mesi.

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