L’inverno 2024-2025 si sta rivelando particolarmente avaro di neve, con pochissimi episodi nevosi sia in pianura che in montagna. Anche sulle vette, la dama bianca si è fatta vedere solo in alcune aree circoscritte, lasciando molte zone con un manto nevoso ben al di sotto delle medie stagionali.
Neve in arrivo: ecco dove e quando cadrà
Analizzando le prossime tendenze meteo neve, si evidenzia un quadro più dinamico per le giornate di venerdì 14 febbraio e sabato 15 febbraio, quando una nuova perturbazione porterà precipitazioni nevose su alcune regioni italiane.
Sebbene la neve faticherà a scendere a quote di bassa collina, potrebbero verificarsi fioccate a fine evento in Emilia-Romagna, con possibili accumuli a partire dai 200-300 metri. A quote più elevate, invece, le precipitazioni saranno più consistenti e potranno regalare scenari invernali su diverse località.
Neve scarsa tra autunno e inverno: un trend preoccupante
Guardando all’andamento degli ultimi mesi, sia la stagione autunnale 2024 che l’inverno 2024-2025 si sono caratterizzati per una scarsa presenza di neve su gran parte dell’arco alpino. Solo recentemente, il settore occidentale e centrale ha beneficiato di alcune perturbazioni, che hanno portato nevicate abbondanti su diversi comprensori sciistici. Anche l’Appennino settentrionale ha visto una discreta nevicata nello scorso fine settimana.
Tuttavia, l’arco alpino orientale continua a rimanere in deficit nevoso, con accumuli molto scarsi al di sotto dei 1800 metri e quantitativi comunque inferiori alla norma anche alle quote più alte. Questa situazione è dovuta alla persistenza di schemi barici sfavorevoli, con ripetuti peggioramenti fotocopia, che hanno escluso queste zone dalle dinamiche più nevose.
Dove nevicherà nei prossimi giorni?
Il prossimo peggioramento meteo interesserà principalmente l’Appennino centro-settentrionale, dove sono attese nevicate significative sopra i 1000 metri. In queste zone, si prevedono accumuli tra 50 e 70 cm oltre i 1000-1300 metri, con variazioni a seconda delle aree coinvolte.
L’Appennino settentrionale potrebbe ricevere neve abbondante già dai 700-800 metri, con depositi fino a 30-40 cm. In alcuni settori, la quota neve potrebbe scendere fino ai 500-600 metri, regalando scenari imbiancati anche a quote collinari.
Ancora una volta, le Alpi orientali sembrano rimanere ai margini del peggioramento, mentre l’arco alpino centro-occidentale sarebbe quasi totalmente tagliato fuori dalla perturbazione, a causa della sua provenienza dai quadranti settentrionali.
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