Un’imponente anomalia meteo si sta sviluppando nell’emisfero settentrionale, minacciando di sconvolgere gli equilibri climatici su larga scala. Un fenomeno di riscaldamento improvviso della stratosfera sopra il Polo Nord, noto come Stratwarming, potrebbe innescare una serie di eventi in grado di modificare radicalmente la circolazione atmosferica nelle prossime settimane, con effetti che potrebbero raggiungere anche l’Europa e l’Italia.
Vortice polare a rischio rottura: possibili scenari estremi
L’attenzione dei meteorologi è puntata sull’evoluzione del vortice polare, il gigantesco sistema di bassa pressione che governa le alte latitudini. Quando un riscaldamento stratosferico di intensità eccezionale si manifesta, il vortice può subire una forte deformazione o addirittura una completa frammentazione. Se questo dovesse accadere, le conseguenze potrebbero essere dirompenti per il clima delle medie latitudini.
Uno degli scenari più estremi prevede che l’indebolimento del vortice polare permetta l’intrusione di correnti gelide verso il continente europeo. Se tale dinamica si confermasse, l’ondata di gelo colpirebbe prima il Nord Europa, per poi estendersi verso sud, raggiungendo gran parte dell’Europa centrale e potenzialmente anche l’Italia.
Masse d’aria gelida in movimento: Italia a rischio irruzione fredda
Le possibilità di un raffreddamento significativo per l’Italia aumentano con il passare dei giorni. Gli effetti di questo fenomeno dipenderanno dalla configurazione assunta dal vortice polare una volta destabilizzato. Se il vortice dovesse dividersi in più centri depressionari distinti (split), una di queste porzioni potrebbe dirigersi proprio verso il nostro continente, portando un’ondata di gelo intenso e ripristinando un quadro meteorologico invernale.
Le anomalie termiche previste sopra il Polo Nord sono straordinarie, con aumenti di temperatura fino a 30°C sopra la media stagionale. Questo squilibrio potrebbe generare un effetto domino sulla circolazione atmosferica, facilitando la discesa di aria artica verso il cuore dell’Europa.
Mediterraneo tra freddo e maltempo: rischio neve fino in pianura
Se il freddo polare dovesse riuscire a sfondare fino al Mediterraneo, l’Italia potrebbe entrare in una fase di maltempo prettamente invernale, caratterizzata da un deciso calo termico e dal ritorno delle precipitazioni. La collocazione esatta delle aree di bassa pressione sarà determinante per capire se la neve potrà spingersi fino a quote pianeggianti, specialmente nelle regioni centro-settentrionali.
I modelli previsionali indicano una concreta possibilità di un evento freddo di grande impatto, anche se rimangono alcune incertezze legate all’evoluzione del vortice polare e alla direzione esatta delle correnti gelide.
Dopo un inverno caratterizzato da una frequente instabilità meteorologica, la seconda metà della stagione potrebbe riservare colpi di scena, con un ritorno prepotente di freddo e neve.
Italia verso una fase gelida? Gli scenari possibili
Se l’ondata di gelo dovesse effettivamente colpire l’Italia, si potrebbero registrare temperature ben al di sotto della media stagionale, con possibili nevicate a bassa quota. Al contrario, se il freddo rimanesse confinato più a nord, il nostro Paese potrebbe restare sotto l’influenza di masse d’aria instabili, ma meno rigide.
L’inverno 2024-2025 sembra pronto a giocare le sue ultime carte con un possibile colpo di coda gelido che potrebbe riportare un clima rigido e perturbato su diverse aree europee. Nei prossimi giorni l’evoluzione della situazione meteo sarà da monitorare con estrema attenzione, poiché anche minime variazioni nella dinamica atmosferica potrebbero stravolgere gli equilibri previsti.
L’articolo Meteo, Vortice Polare in frantumi e gelo in arrivo proviene da DIRETTA METEO.