Con l’avvicinarsi della primavera meteorologica, il meteo di marzo 2025 inizia a delinearsi con scenari potenzialmente estremi e imprevedibili. Trattandosi di un mese di transizione, le proiezioni stagionali possono fornire solo tendenze generali, senza entrare nel dettaglio delle singole giornate. Tuttavia, i primi dati suggeriscono che il prossimo marzo potrebbe essere tutt’altro che ordinario, con un’alternanza tra fasi invernali tardive e ondate di caldo fuori stagione.
Marzo e l’eredità del Vortice Polare: inverno davvero finito?
Uno dei fattori chiave per comprendere l’evoluzione del meteo di marzo 2025 è il comportamento del Vortice Polare, che negli ultimi anni ha mostrato una tendenza a disgregarsi tardivamente, generando ondate di freddo anomalo anche in piena primavera.
Se questo schema dovesse ripetersi, potremmo trovarci di fronte a un marzo movimentato, caratterizzato da sbalzi termici estremi e improvvisi ritorni del gelo. Le prime elaborazioni dei modelli stagionali lasciano intravedere un mese molto più instabile rispetto agli anni precedenti, con la possibilità di eventi meteo estremi, tra cui:
- Neve tardiva fino a bassa quota nelle prime settimane.
- Ondate di caldo anomalo verso la seconda metà del mese.
- Forti contrasti termici, in grado di generare fenomeni intensi come temporali nevosi e grandinate improvvise.
Neve in pianura o caldo prematuro? Due scenari opposti per marzo
Le proiezioni attuali indicano un inizio di marzo ancora freddo e instabile, con il rischio di nevicate tardive e temperature sotto media. Questo potrebbe avvenire a causa di incursioni gelide dal Nord Europa, in grado di portare precipitazioni nevose fino alle zone di pianura, soprattutto nel Nord Italia e lungo il versante adriatico.
A differenza della neve primaverile che si scioglie rapidamente, queste ondate di gelo potrebbero mantenere le temperature rigide per diversi giorni, con un impatto significativo sulle colture e sulla vegetazione in fase di risveglio.
D’altro canto, la seconda metà del mese potrebbe essere dominata da rimonte anticicloniche africane, con un conseguente aumento termico significativo. Se questo scenario si concretizzasse, le regioni tirreniche e il Sud Italia potrebbero sperimentare temperature tipiche di maggio, con massime ben oltre la media stagionale.
Marzo e il rischio di forti temporali: attenzione ai contrasti termici
L’alternanza tra aria fredda e aria calda favorirà la formazione di forti temporali, alcuni dei quali potrebbero assumere caratteristiche particolarmente intense. Tra i fenomeni più probabili troviamo:
- Temporali nevosi, un evento raro ma possibile in situazioni di forti contrasti termici.
- Grandinate improvvise, soprattutto nelle regioni del Centro-Nord.
- Piogge abbondanti, che potrebbero colpire anche il Sud e le Isole Maggiori, aumentando il rischio di locali criticità idrogeologiche.
Attenzione agli sbalzi termici: rischio di percezioni ingannevoli
Uno degli aspetti più insidiosi del meteo di marzo 2025 sarà la forte variabilità . Le temperature miti dei primi giorni potrebbero far pensare a un’anticipata primavera, ma il rischio di gelate improvvise e ritorni del freddo è ancora alto.
Questa imprevedibilità potrebbe trarre in inganno, con percezioni ingannevoli che potrebbero spingere a sottovalutare l’arrivo di nuovi impulsi freddi.
Conclusione: un marzo 2025 che potrebbe lasciare il segno
Sebbene le proiezioni non possano ancora fornire dettagli precisi, i segnali indicano un mese di marzo estremo, in cui l’inverno potrebbe non essere ancora finito, mentre la primavera potrebbe già mostrare i primi segni del caldo anticipato. Un mix esplosivo che potrebbe rendere questo marzo 2025 uno dei più memorabili degli ultimi anni.
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