Di sicuro ci proverà. Il gelo tenterà di ribaltare ogni previsione scontata, e su questo non ci sono dubbi. Basta osservare i modelli meteorologici per rendersi conto che nei prossimi giorni si concretizzerà un serio tentativo da parte dell’aria gelida di imporsi sullo scenario europeo. Le condizioni meteo climatiche, dunque, sembrano pronte a regalare un vero e proprio colpo di scena.
Vortice Polare in difficoltà: effetti a catena sull’Europa
Si è detto più volte e in tempi non sospetti: le dinamiche legate al Vortice Polare non sono mai del tutto prevedibili. Anche se prova a resistere agli attacchi della troposfera, il suo indebolimento sembra ormai inarrestabile. Non si tratta di una rottura totale (split), ma anche un semplice cedimento è in grado di produrre effetti estremamente rilevanti.
Ne avranno una dimostrazione concreta nell’Europa orientale, dove nel giro di pochi giorni farà irruzione una massa d’aria siberiana. Da quelle parti si parlerà di temperature siderali, di tempeste di neve, di un Inverno che si mostrerà in tutta la sua potenza.
Primavera? Ancora troppo lontana
Per chi sperava in un assaggio di Primavera, le notizie non sono confortanti. Anche se Marzo è ormai dietro l’angolo e presto si parlerà di Primavera meteorologica, la realtà dei fatti è ben diversa. Le condizioni atmosferiche attese non hanno nulla di primaverile, anzi, rischiano di stravolgere la configurazione delle aree di Alta e Bassa Pressione su tutto il continente.
Italia nel mirino: weekend di gelo e neve a bassa quota?
Questo nuovo assetto barico potrebbe avere ripercussioni dirette anche sul nostro Paese. Le ultime analisi indicano che il prossimo weekend sarà freddo, in alcune zone persino gelido. Le regioni del Nord Italia sembrano le più esposte, con la possibilità che la neve faccia la sua comparsa a bassissima quota.
Si parla di nevicate in pianura, perfino sulle coste adriatiche. Non è un’ipotesi azzardata, ma uno scenario che sta prendendo sempre più piede. Del resto, la massa d’aria prevista è di quelle rare per le nostre latitudini, un gelo di stampo continentale che potrebbe sorprendere per intensità e durata.
Se poi qualcosa dovesse cambiare, lo valuteremo, ma al momento i modelli previsionali dipingono un quadro che di primaverile ha ben poco.
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