Le ultime previsioni meteo confermano che febbraio 2025 potrebbe rivelarsi uno dei mesi più rigidi e nevosi degli ultimi anni. Un’imponente massa d’aria artica, in arrivo dalla Scandinavia e dalla Russia occidentale, è pronta a scivolare verso sud, determinando un brusco calo delle temperature e portando nevicate fino a quote pianeggianti.
L’elemento chiave di questa eccezionale configurazione atmosferica è rappresentato da un’anomalia barica su scala emisferica. L’anticiclone delle Azzorre, solitamente stabile sull’Atlantico, sta migrando verso le latitudini polari, posizionandosi nei pressi dell’Islanda. Questo spostamento favorirà la creazione di un canale preferenziale per l’arrivo di aria gelida, che sarà sospinta direttamente verso l’Europa centrale e meridionale, raggiungendo l’Italia già nei primi giorni del mese.
7-9 febbraio: crollo termico e neve fino in pianura
La fase più critica è attesa tra il 7 e il 9 febbraio, quando un potente ciclone, posizionato tra Finlandia e Russia, spingerà il nucleo più freddo dell’aria artica verso il nostro Paese. Questo determinerà un drastico abbassamento delle temperature, con valori fino a 10°C sotto la media al Nord e tra 6 e 8°C sotto la norma al Centro-Sud.
Le temperature notturne potrebbero toccare valori estremamente bassi:
- -15°C sulle Alpi, con punte ancora più rigide nei fondovalle
- -5°C in Pianura Padana, con diffuse gelate notturne
- 0°C persino lungo alcune coste tirreniche, con rischio di fenomeni nevosi a quote molto basse
Questo scenario potrebbe aprire la strada a nevicate eccezionali, con la quota neve che potrebbe abbassarsi fino a 100-200 metri. Le città più a rischio di accumuli nevosi significativi sarebbero Torino, Milano e Bologna, con possibili disagi alla circolazione.
Ciclone mediterraneo: rischio di maltempo intenso nella seconda settimana di febbraio
La dinamica atmosferica potrebbe complicarsi ulteriormente nella seconda settimana di febbraio, con la formazione di un ciclone mediterraneo tra Spagna e Algeria. Questo sistema depressionario, alimentato dal contrasto tra l’aria gelida continentale e le correnti umide atlantiche, potrebbe dare vita a un’ondata di maltempo intenso.
Le precipitazioni, inizialmente concentrate sul Nordovest, potrebbero successivamente estendersi al Centro Italia, trasformandosi in neve fino in pianura, grazie al mantenimento di temperature rigide. Se questa tendenza venisse confermata, anche città come Firenze, Perugia e Roma potrebbero assistere a episodi nevosi, un evento decisamente raro per queste zone.
Le regioni più esposte al rischio neve sarebbero:
- Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna, con nevicate abbondanti anche in pianura
- Toscana, Umbria e Marche, con possibili accumuli nevosi fino in città
- Lazio e Campania, con neve sui rilievi e localmente a bassa quota
Vortice Polare in fase di indebolimento: scenari ancora in evoluzione
Nonostante il quadro meteorologico si stia delineando con maggiore precisione, permangono ancora incertezze modellistiche riguardo alla traiettoria esatta dell’aria gelida. Alcuni scenari indicano una discesa più contenuta del freddo, con effetti limitati all’Europa orientale. Altri, invece, suggeriscono una penetrazione più incisiva dell’aria artica, con conseguenze molto più marcate per l’Italia.
Il fattore chiave sarà il comportamento del Vortice Polare, attualmente in fase di indebolimento. Se il vortice dovesse frammentarsi ulteriormente, il rischio di un inverno crudo e persistente, con irruzioni fredde ricorrenti e nevicate abbondanti, aumenterebbe sensibilmente.
Nei prossimi giorni, gli aggiornamenti saranno decisivi per comprendere l’evoluzione esatta di questa ondata di freddo, che potrebbe rendere febbraio 2025 uno dei mesi più rigidi e nevosi degli ultimi anni.
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