STRATWARMING e GELO: un legame diretto con il VORTICE POLARE

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STRATWARMING e GELO: un legame diretto con il VORTICE POLARE

L’Europa si prepara a una possibile svolta meteorologica significativa, con l’arrivo di ondate di gelo in discesa da est. Anche l’Italia potrebbe essere coinvolta in questa fase di freddo intenso, con un drastico calo delle temperature e l’aumento delle possibilità di nevicate fino a bassa quota.

L’elemento chiave di questa evoluzione è lo Stratwarming, un riscaldamento anomalo della stratosfera atteso nei primi giorni di febbraio. Questo fenomeno potrebbe destabilizzare il vortice polare, favorendo la discesa di aria gelida verso il continente europeo e innescando un’ondata di freddo eccezionale.

 

Sebbene la stratosfera si trovi a quote molto elevate, il suo riscaldamento improvviso può propagarsi fino alla troposfera, lo strato atmosferico più vicino alla superficie terrestre. Quando il vortice polare viene destabilizzato dallo Stratwarming, le masse d’aria artica possono scivolare verso sud, portando con sé un raffreddamento significativo su molte aree d’Europa.

Attualmente, il vortice polare stratosferico appare sbilanciato proprio in direzione dell’Europa, aumentando la probabilità di un cambiamento radicale della circolazione atmosferica. I primi segnali di questa svolta meteo potrebbero manifestarsi già nei primi giorni di febbraio, con un’ulteriore intensificazione dell’ondata di gelo attesa intorno al 7 febbraio.

 

Quando arriverà il freddo? Le date chiave

Le attuali previsioni meteo indicano che tra l’8 e il 9 febbraio, una massa d’aria gelida potrebbe entrare nel Mediterraneo, causando un calo drastico delle temperature. Questo scenario potrebbe favorire nevicate fino a quote molto basse al Nord Italia, con la possibilità che i fiocchi possano spingersi anche in pianura, specie nelle regioni nord-occidentali.

Contemporaneamente, anche il Centro Italia potrebbe essere coinvolto da una fase di maltempo invernale, con nevicate che potrebbero raggiungere quote medio-basse lungo la dorsale appenninica.

Esiste però un’altra ipotesi, meno probabile ma comunque possibile: l’espansione di un anticiclone sulla Scandinavia. Se questa configurazione dovesse concretizzarsi, una potente discesa di aria polare-continentale potrebbe dirigersi prima verso l’Europa centrale, per poi scivolare ulteriormente a sud, coinvolgendo l’Italia tra il 12 e il 13 febbraio.

Un’ondata di gelo su tutta Italia?

Se la seconda ipotesi dovesse realizzarsi, la massa d’aria in arrivo sarebbe di origine polare-continentale, caratterizzata da temperature estremamente basse, con valori compresi tra -12°C e -16°C a circa 1500 metri di quota. Un’irruzione gelida di questa portata determinerebbe un periodo di freddo generalizzato su tutta la Penisola, con un marcato abbassamento termico e possibili nevicate fino in pianura.

Le regioni più esposte al freddo e alle nevicate sarebbero quelle del Nord Italia, della fascia adriatica e dell’Appennino centrale, dove i fiocchi potrebbero spingersi a quote bassissime. In caso di un raffreddamento ancora più intenso, la neve potrebbe fare la sua comparsa anche su alcune città della Pianura Padana.

Un inverno che torna a ruggire

Questa possibile ondata di freddo intenso smentirebbe le ipotesi di un’anticipazione della primavera, dimostrando che l’inverno 2025 ha ancora molta energia da scaricare.

L’Italia e il resto d’Europa potrebbero trovarsi di fronte a un mese di febbraio insolitamente rigido, in netto contrasto con gli ultimi inverni più miti. Anche se permangono alcune incertezze, la tendenza generale sembra puntare verso un periodo freddo e nevoso, con temperature ben al di sotto della media stagionale.

Nei prossimi giorni sarà fondamentale monitorare gli aggiornamenti meteo, per capire se il vortice polare si indebolirà definitivamente, aprendo la strada a un’ondata di gelo eccezionale, oppure se l’Italia rimarrà ai margini di questa grande irruzione fredda.

Quel che è certo è che l’inverno non è ancora finito e potrebbe ancora sorprendere con un colpo di scena polare prima di cedere il passo alla primavera.

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