Meteo febbraio: terzo ciclone in arrivo, venti impetuosi e rischio neve a bassa quota

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Meteo febbraio: terzo ciclone in arrivo, venti impetuosi e rischio neve a bassa quota

 

L’Inverno 2024 continua a sorprendere con la formazione del terzo ciclone mediterraneo in poche settimane. Dopo un periodo caratterizzato da temperature insolitamente miti, un flusso di aria fredda ha fatto il suo ingresso sulla Penisola, riportando valori più consoni alla stagione, ma senza un vero e proprio crollo termico.

 

L’azione di un nuovo sistema perturbato di origine atlantica ha già coinvolto le regioni settentrionali, ma l’evoluzione del quadro meteorologico promette ulteriori colpi di scena, con piogge abbondanti, venti forti e il rischio di nevicate a bassa quota su alcune aree del Paese.

 

Un ciclone mediterraneo in piena evoluzione

Una vasta depressione nord-atlantica sta avanzando rapidamente verso il settore sud-orientale dell’Europa, lambendo la Penisola Iberica e il Nord Africa. L’interazione tra l’aria instabile e le acque ancora relativamente miti del Mediterraneo ha favorito la nascita di un ciclone mediterraneo particolarmente attivo, che dal 1° febbraio sta già portando un peggioramento significativo su Sardegna, Sicilia e Sud Italia.

 

Questo sistema sarà responsabile di forti piogge e temporali violenti, con accumuli pluviometrici notevoli. Entro il 2 febbraio, in alcune zone si potrebbero verificare nubifragi, soprattutto nelle aree già colpite dai violenti temporali di sabato.

 

Il ciclone intrappolato nel Mediterraneo: ecco perché non si allontana

L’attuale configurazione barica è fortemente influenzata dalla presenza di un’Alta Pressione in espansione verso il nord-est europeo. Questo sistema fungerà da barriera atmosferica, impedendo al ciclone di spostarsi rapidamente e favorendo la sua persistenza sui mari italiani.

 

Sul lato opposto del continente, un’intensa ondata di freddo sta consolidando un ampio serbatoio gelido, che potrebbe giocare un ruolo determinante nei prossimi sviluppi meteo. Il connubio tra il ciclone e l’aria fredda in arrivo da est potrebbe generare forti contrasti atmosferici, con conseguenze potenzialmente estreme su parte dell’Italia.

 

Possibili nevicate lungo l’Adriatico e sull’Appennino

Uno degli aspetti più interessanti dell’attuale dinamica meteorologica riguarda la possibilità di nevicate a quote molto basse. Le regioni più esposte a questo fenomeno saranno quelle adriatiche, dove l’interazione tra l’aria fredda proveniente da est e l’umidità presente nel Mediterraneo potrebbe innescare nevicate fino a bassa quota.

In particolare, tra le aree maggiormente a rischio neve troviamo:

  • Marche, Abruzzo e Molise, con possibilità di neve anche nei settori collinari;
  • L’Appennino centrale e meridionale, dove gli accumuli potrebbero risultare abbondanti;
  • Alcune zone della Puglia, specialmente sul Gargano e nelle aree interne.

Inoltre, il ciclone mediterraneo potrebbe intensificare ulteriormente i contrasti termici, rendendo il peggioramento ancora più incisivo e favorendo fenomeni più intensi e localizzati.

 

Temperature in calo e venti forti: percezione del freddo in aumento

L’approfondimento del ciclone porterà anche un sensibile aumento della ventilazione, con venti forti o molto forti che soffieranno prevalentemente dai quadranti orientali.

Le aree più esposte ai venti impetuosi saranno:

  • L’Adriatico, con raffiche intense che potranno raggiungere 80-90 km/h;
  • Le coste ioniche, dove non si escludono venti di burrasca;
  • Il Tirreno, con possibili mareggiate lungo le coste di Campania, Calabria e Sicilia.

Questa ventilazione sostenuta contribuirà a far percepire temperature più basse di quelle effettivamente registrate, accentuando la sensazione di freddo soprattutto nelle regioni esposte ai venti orientali.

 

Meteo ancora instabile: nuovi affondi freddi nei prossimi giorni?

Alcuni scenari previsionali suggeriscono che entro la prima settimana di febbraio potrebbe verificarsi una nuova irruzione di aria artica, con un ulteriore abbassamento delle temperature su gran parte della Penisola Italiana.

Se questa tendenza fosse confermata, si potrebbe assistere a:

  • Nevicate più diffuse a quote molto basse nelle regioni centro-meridionali;
  • Un ulteriore calo delle temperature, con valori sotto la media stagionale;
  • Un possibile prolungamento della fase di maltempo per buona parte della prima decade di febbraio.

Il quadro meteo resta dunque fortemente dinamico, con la necessità di monitorare giorno dopo giorno l’evoluzione della situazione. L’Inverno sembra deciso a riprendersi la scena, dopo settimane dominate da fasi più miti e anticicloniche.

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