Siamo nel pieno della stagione invernale, ma le temperature registrate in questi giorni sembrano quelle di un classico periodo autunnale. In molte aree d’Italia, il termometro ha toccato valori tra 12 e 16°C, con punte addirittura di 27°C in provincia di Messina, un’anomalia climatica che ha pochi precedenti in questo periodo dell’anno.
Questa situazione è il risultato di una circolazione atmosferica atipica, influenzata dalla depressione HERMINIA, il cui centro motore si trova attualmente sulle Isole Britanniche. La sua azione ha determinato la formazione di una bassa pressione secondaria sulla nostra Penisola, portando un meteo instabile, con piogge intense, temporali e nevicate solo a quote elevate, persino in località dove, a fine gennaio, la neve dovrebbe essere una presenza costante.
Un caso emblematico è quello di Livigno, dove, invece di una classica nevicata invernale, si è registrata pioggia per tutta la notte. Un evento decisamente anomalo per una località situata a 1800 metri di altitudine, che solleva interrogativi sulla tenuta dell’inverno in un contesto sempre più caratterizzato da oscillazioni termiche estreme.
Meteo anomalo: clima autunnale a fine gennaio
Se non fosse il 28 gennaio, sembrerebbe di trovarsi nel pieno delle tempeste equinoziali di fine ottobre. Le precipitazioni, spesso a carattere di nubifragio, e la presenza di temporali intensi, hanno reso questa fase decisamente fuori stagione.
Un dato sorprendente riguarda il numero di fulminazioni registrate tra Lombardia e Toscana: ben 4000 scariche elettriche in appena due ore, un fenomeno estremamente raro per il periodo, specialmente nelle prime ore del mattino, quando il potenziale energetico dell’atmosfera dovrebbe essere al minimo.
Allargando lo sguardo all’Europa, la situazione non cambia: il continente è investito da un’anomalia termica diffusa, con temperature superiori alla media di 7-14°C. Questo scenario è il risultato di una persistente circolazione mite, che ha modificato gli equilibri atmosferici invernali, impedendo finora l’arrivo di ondate di freddo significative.
Cambio di rotta? Verso un raffreddamento a febbraio
Nonostante questo contesto anomalo, i prossimi giorni potrebbero segnare una svolta importante. Alcuni modelli meteorologici indicano la possibilità di un afflusso di aria più fredda, capace di riportare le temperature sotto la media stagionale.
Questo cambiamento sarebbe determinato da un riallineamento delle correnti atmosferiche, con il Jet Polare pronto a guidare masse d’aria gelida verso il Mediterraneo. Tuttavia, al momento, permane l’incertezza sull’arrivo della neve in pianura al Nord.
Le proiezioni delineano due scenari:
- Un possibile ingresso di aria fredda secca, con un brusco calo delle temperature ma con scarse precipitazioni.
- Un’ipotesi più umida, simile a quella vissuta a fine gennaio, con piogge abbondanti ma temperature ancora troppo elevate per favorire la neve in pianura.
Un inverno anomalo tra sbalzi termici e oscillazioni meteo
L’inverno 2024-2025 si sta distinguendo per la sua estrema variabilità, alternando fasi di mitezza fuori stagione a brevi incursioni fredde, senza mai stabilizzarsi su un andamento tipicamente invernale.
Questo rimescolamento continuo delle masse d’aria rende difficile prevedere l’evoluzione del mese di febbraio, che potrebbe ancora riservare sorprese invernali.
Resta l’incognita su quando e se l’inverno farà davvero sul serio. Le prossime settimane saranno decisive per capire se il freddo riuscirà finalmente a imporsi, portando condizioni più coerenti con la stagione, oppure se dovremo continuare a convivere con un meteo atipico, fatto di piogge intense, sbilanciamenti termici e un’assenza prolungata del grande freddo.
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