Negli ultimi giorni l’Italia ha vissuto una fase meteo caratterizzata da temperature superiori alla media stagionale, influenze atlantiche e l’espansione di un promontorio anticiclonico africano. Questo complesso intreccio atmosferico ha portato condizioni quasi primaverili in molte aree del Sud e delle Isole maggiori, mentre il Nord Italia ha sperimentato un contesto climatico più instabile e fresco.
Effetti delle correnti atlantiche e dei venti di scirocco
Le correnti atlantiche, alimentate da un vasto sistema ciclonico sull’Europa centrale e nord-occidentale, hanno contribuito in modo significativo all’aumento delle temperature. Questo effetto è stato ulteriormente amplificato dall’arrivo dei venti di scirocco, generati dall’espansione dell’anticiclone africano. Il risultato è stato un clima decisamente mite in gran parte del Sud Italia, con temperature che in alcune zone della Sicilia e della Sardegna hanno toccato punte di 22-23°C, valori tipici della primavera avanzata.
Al Centro, soprattutto nelle aree pianeggianti e costiere, si sono registrate temperature sopra la media, sebbene meno elevate rispetto al Sud. Questo contrasto ha creato una divisione climatica evidente lungo lo Stivale, con condizioni notevolmente differenti tra le regioni settentrionali e quelle meridionali.
Nord Italia: instabilità e clima fresco
Il Nord Italia è stato meno influenzato dall’effetto delle correnti calde africane, mantenendo un clima più freddo e instabile. Le correnti oceaniche hanno continuato a dominare, portando con sé un maggiore senso di umidità e temperature più basse rispetto al resto del Paese.
Cambio meteo dal 30 gennaio: tornano i venti settentrionali
Da giovedì 30 Gennaio il quadro meteo cambierà in modo netto su tutto il territorio nazionale. L’arrivo di venti freddi dai quadranti settentrionali determinerà un graduale calo termico, inizialmente avvertibile al Nord e successivamente anche al Centro-Sud. Questo fenomeno segnerà un ritorno a condizioni più in linea con la stagione invernale.
Le temperature inizieranno a scendere sia nei valori massimi che in quelli minimi. In particolare, nelle aree alpine e prealpine si prevedono valori prossimi allo zero, mentre le pianure del Nord vedranno temperature minime attorno a 1-2°C.
Al Centro-Sud, il calo sarà più graduale ma evidente entro la fine della settimana. Le massime si attesteranno intorno ai 12-14°C, mentre le minime potranno scendere sotto i 7-8°C, specialmente nelle zone montuose e interne.
Sicilia e Sardegna: un graduale ritorno all’inverno
Le Isole maggiori, in particolare la Sicilia e la Sardegna, che nei giorni scorsi hanno registrato temperature eccezionalmente elevate, saranno tra le ultime regioni a percepire il cambiamento. Qui il passaggio dai valori quasi primaverili a quelli invernali sarà più lento, ma entro i primi giorni di Febbraio anche queste aree torneranno a condizioni meteo tipiche del periodo invernale.
Questo nuovo contesto atmosferico porterà anche un aumento dell’instabilità, con possibilità di precipitazioni localizzate, soprattutto nelle zone montuose e nell’entroterra.
Conclusione
Con l’avvicinarsi di Febbraio la situazione meteo italiana si prepara a cambiare radicalmente. Dopo un periodo caratterizzato da temperature miti e venti di scirocco, l’arrivo delle correnti fredde settentrionali riporterà condizioni più consone all’inverno su tutto il Paese.
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