Meteo Italia: scenario incerto nei prossimi giorni tra flusso atlantico e stabilità locale

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Meteo Italia: scenario incerto nei prossimi giorni tra flusso atlantico e stabilità locale

 

L’attuale situazione meteo sull’Italia si sta evolvendo sotto l’influsso di un flusso atlantico che, pur faticando a imporsi con decisione, potrebbe generare un nuovo impulso instabile verso la Penisola. Tuttavia, l’incertezza sulla traiettoria di questa perturbazione rende complessa la previsione per giovedì 30 gennaio, con ipotesi divergenti tra i principali modelli meteorologici.

 

Dopo il maltempo, una breve tregua

Le intense condizioni di maltempo che caratterizzano le giornate di lunedì 27 e martedì 28 gennaio lasceranno spazio a una pausa più stabile. Per mercoledì 29 gennaio, infatti, si prevede un miglioramento generale delle condizioni atmosferiche, con cieli in prevalenza sereni o poco nuvolosi su gran parte del territorio italiano e temperature in linea con le medie stagionali. Questa fase di relativa tranquillità sarà però di breve durata, poiché un nuovo fronte perturbato potrebbe interessare il paese il giorno seguente.

 

Giovedì 30 gennaio: due ipotesi principali

La dinamica atmosferica attesa per giovedì 30 gennaio appare ancora incerta, con due scenari ipotizzati dai principali modelli globali, ECMWF e GFS, che differiscono sull’impatto del fronte instabile.

 

1. Ipotesi ECMWF: debole maltempo sul Nord-Ovest Italia
Secondo il modello europeo, il fronte perturbato potrebbe colpire il Nord-Ovest Italia, portando una fase di maltempo moderato. Sono previste deboli piogge e nevicate oltre i 900-1000 metri sulle Alpi occidentali e le Prealpi, con accumuli limitati ma significativi per le località montane. Il resto del paese rimarrebbe all’asciutto, grazie alla persistenza di una stabilità atmosferica alimentata da un anticiclone in ripresa.

 

2. Ipotesi GFS: scivolamento verso Sud
Il modello americano propone invece un’evoluzione più rapida del sistema perturbato, che tenderebbe a scivolare direttamente verso la Sardegna e il Nord Africa, senza influenzare in maniera sostanziale il Nord Italia. In questa configurazione, il Nord-Ovest vedrebbe soltanto qualche sporadica pioviggine, mentre le piogge si concentrerebbero sulla Sardegna e sulla Puglia, dove non si escludono rovesci di moderata intensità.

 

Quali aree potrebbero essere interessate?

  • Nord-Ovest Italia: Resta l’area più incerta, con possibilità di piogge deboli o pioviggini, accompagnate da nevicate a bassa quota sulle Alpi occidentali, solo se la perturbazione riuscirà a penetrare più a fondo come suggerito da ECMWF.
  • Sardegna: In base all’ipotesi GFS, l’isola potrebbe essere al centro dell’instabilità, con piogge e temporali di moderata intensità.
  • Puglia: Possibili rovesci intermittenti, soprattutto lungo le zone costiere e le aree interne del sud della regione.
  • Resto d’Italia: L’anticiclone manterrà condizioni generalmente stabili, con cieli sereni o parzialmente nuvolosi e temperature nella norma.

Le variabili in gioco

La reale traiettoria di questo secondo impulso instabile dipenderà da diversi fattori, tra cui la posizione e la forza dell’anticiclone sull’Europa occidentale e la velocità con cui il flusso atlantico riuscirà a spingersi verso il Mediterraneo. Solo con il passaggio della perturbazione di martedì 28 gennaio sarà possibile affinare le previsioni, poiché questa fase offrirà informazioni preziose sulla dinamica atmosferica successiva.

 

Conclusioni parziali

Giovedì 30 gennaio si preannuncia come una giornata di transizione, in cui l’Italia potrebbe trovarsi divisa tra l’influenza residua del flusso atlantico e il consolidamento di un nuovo campo di alta pressione. L’evoluzione del maltempo rimane quindi strettamente legata al comportamento del fronte instabile e alla sua interazione con il Nord-Ovest Italia, la Sardegna e la Puglia, le aree maggiormente interessate da possibili fenomeni meteorologici.

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