Inverno quasi assente e una persistente atmosfera autunnale stanno caratterizzando il meteo di questo mese di Gennaio. Le condizioni attuali, sia dal punto di vista termico che barico, mostrano un andamento anomalo con temperature sopra la media stagionale e un susseguirsi di perturbazioni che ricordano le tipiche giornate umide e miti dell’Autunno.
Il maltempo nelle regioni del Nord-Ovest
L’evoluzione meteorologica prevista per gli ultimi giorni di Gennaio evidenzia un quadro dinamico e complesso. In questa settimana le piogge e le condizioni di instabilità atmosferica stanno colpendo principalmente le regioni del Nord-Ovest. Lombardia, Piemonte e Liguria sono le aree maggiormente interessate, con fenomeni che hanno raggiunto l’Emilia-Romagna.
Mercoledì 22 e Giovedì 23 Gennaio, queste regioni hanno sperimentato piogge intense e persistenti, che in molti casi hanno superato i valori medi mensili. Le previsioni indicano una nuova fase di instabilità per Domenica 26, quando ulteriori precipitazioni interesseranno le stesse zone, aggravando il già elevato rischio idrogeologico.
La settimana successiva potrebbe vedere un ulteriore peggioramento tra Martedì 28 e Mercoledì 29, con un’intensificazione delle piogge sul Settentrione. Tuttavia, da questa data in poi, l’evoluzione appare incerta: non è ancora chiaro se l’anticiclone tornerà a dominare la scena o se le correnti atlantiche continueranno a spingere perturbazioni verso l’Italia.
Correnti atlantiche rapide e instabili
Le attuali condizioni bariche sono determinate da un flusso di correnti atlantiche teso e rapido. Questo tipo di configurazione riduce la possibilità di influenzare uniformemente le regioni settentrionali, creando una distribuzione irregolare delle precipitazioni.
Le aree del Nord-Est, come il Trentino-Alto Adige e le Dolomiti, potrebbero ricevere quantità di pioggia decisamente inferiori rispetto alla media stagionale. Al contrario, zone come la Lombardia occidentale e il Piemonte sembrano destinate a ricevere ulteriori accumuli significativi di pioggia, intensificando il problema dei terreni già saturi d’acqua.
La situazione delle Alpi: neve scarsa e temperature elevate
L’arco alpino sta vivendo una fase particolarmente critica. Le nevicate, tradizionali protagoniste di questa stagione, si stanno rivelando scarse o del tutto assenti in molte aree.
Nel settore occidentale, al confine tra Piemonte e Francia, si prevedono accumuli nevosi significativi solo oltre i 1.200 metri di altitudine. Al contrario, il settore orientale, che include le Dolomiti, sta registrando precipitazioni nevose quasi nulle o concentrate a quote estremamente alte, ben oltre i 1.800-2.000 metri.
Questa situazione è aggravata dalle temperature anomale che favoriscono il rapido scioglimento della neve caduta. Le Dolomiti, già in sofferenza per la scarsità di neve naturale, stanno affrontando una stagione invernale molto difficile, con forti ripercussioni sul comparto turistico e sugli sport invernali.
Clima autunnale e prospettive future
L’andamento meteorologico attuale conferma un Gennaio segnato da condizioni anomale, che si discostano dai tipici tratti invernali italiani. L’assenza di un vero freddo invernale e la costante influenza delle correnti atlantiche stanno creando un clima che, per caratteristiche, si avvicina più all’Autunno che all’Inverno.
L’incertezza sulle previsioni a lungo termine rende difficile stabilire se il meteo tornerà a condizioni più in linea con la stagione o se si continuerà a registrare un’anomalia climatica.
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