Le correnti atlantiche continuano a dominare lo scenario meteorologico sull’area euro-mediterranea, garantendo una variabilità climatica significativa. Nonostante l’instabilità, le temperature rimangono stabilmente sopra la media stagionale, grazie all’afflusso costante di aria mite. Questo mese di Gennaio è stato contrassegnato da frequenti perturbazioni, con la settima che ha portato piogge diffuse, interessando principalmente il Centro-Nord e dirigendosi successivamente verso i Balcani.
Miglioramento temporaneo per oggi, ma attenzione alla nebbia
Per la giornata di oggi, si prevede un graduale miglioramento delle condizioni atmosferiche, con un clima più stabile e asciutto. Tuttavia, saranno presenti nebbie dense, soprattutto nelle zone di pianura, in particolare lungo la Pianura Padana. Questo scenario di relativa tranquillità sarà interrotto sabato, quando correnti umide provenienti dai mari occidentali inizieranno ad annunciare una nuova fase di maltempo. Il Nord-Ovest sarà il primo settore a essere interessato dall’ottava perturbazione del mese.
Sabato: prime avvisaglie di instabilità
Nonostante la prevalenza di un clima stabile durante la mattinata di sabato, l’arrivo di aria umida segnerà un progressivo peggioramento. Le prime precipitazioni faranno la loro comparsa in regioni come Liguria e Piemonte, accompagnate da nevicate sulle Alpi a quote elevate. Questa perturbazione rappresenterà solo l’inizio di una nuova fase instabile che si intensificherà nella giornata di domenica.
Domenica 26 Gennaio: ritorno del maltempo
La giornata di domenica segnerà una netta svolta rispetto al breve periodo di stabilità atmosferica. L’ottava perturbazione del mese inizierà a manifestarsi dalla notte, con piogge che interesseranno Liguria e Piemonte e nevicate localizzate sulle Alpi occidentali. Nel corso della giornata, il fronte avanzante coinvolgerà progressivamente regioni come Toscana, Lombardia e il Nord-Est, dove le precipitazioni potrebbero risultare localmente intense.
Al Centro, oltre alla Toscana, alcune piogge raggiungeranno l’alto Lazio, anche se si prevede che i fenomeni saranno meno significativi rispetto al Nord. Il Sud e le isole maggiori, invece, continueranno a beneficiare di condizioni più stabili, seppur in un contesto di aumento della copertura nuvolosa.
Neve limitata alle Alpi e temperature sopra la norma
La neve sarà un fenomeno esclusivo delle Alpi, con accumuli concentrati a quote elevate, comprese tra i 1000 e i 1200 metri. Le aree più colpite saranno inizialmente le Alpi occidentali di confine, seguite nel pomeriggio dalle Alpi centrali. Non si attendono, invece, gelate notturne a bassa quota, in quanto le temperature rimarranno superiori alla media stagionale.
Al Nord, il passaggio della perturbazione porterà a un leggero calo delle temperature, mentre al Centro e al Sud i valori termici continueranno a mantenersi decisamente miti per il periodo. In particolare, le regioni meridionali e le isole godranno di un clima ancora più dolce, complici le correnti più calde provenienti dai mari meridionali.
Prospettive per l’inizio della prossima settimana
L’inizio della settimana successiva sarà contraddistinto dall’arrivo di un ulteriore fronte atlantico, che si prevede interesserà nuovamente il Nord Italia e parte del Centro. Si manterrà una condizione di generale instabilità meteorologica, in linea con quanto osservato durante il mese di gennaio.
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