Meteo Italia: non solo piogge, arriva un SACCO DI NEVE, ma solo in queste zone

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Meteo Italia: non solo piogge, arriva un SACCO DI NEVE, ma solo in queste zone

L’Italia si appresta a vivere un intenso peggioramento delle condizioni meteo, con l’arrivo di una serie di perturbazioni atlantiche che porteranno nevicate abbondanti sulle Alpi e precipitazioni diffuse su gran parte del territorio. Questo evento rappresenta uno dei momenti più significativi dell’inverno, con accumuli di neve straordinari che interesseranno molte località montane.

Nevicate già dal weekend: una fase invernale spettacolare

Il peggioramento delle condizioni meteorologiche, già iniziato nella giornata odierna di sabato, si intensificherà domani domenica 26 gennaio, quando una vasta area di bassa pressione, alimentata da aria fredda, raggiungerà l’Italia. Già nella giornata odierna si attendono le prime nevicate sulle Alpi occidentali, che nel corso di domenica si estenderanno alle Alpi centrali e orientali, coinvolgendo località iconiche come le Dolomiti e il Trentino-Alto Adige.

Le quote neve saranno inizialmente piuttosto alte, attorno ai 1200-1500 metri, a causa dell’afflusso di venti più miti di origine meridionale. Sull’Appennino centro-settentrionale, invece, il limite delle nevicate si attesterà oltre i 2000 metri. Tuttavia, con l’arrivo di un fronte più freddo all’inizio della settimana, il limite delle nevicate scenderà sensibilmente, fino a raggiungere i 500-600 metri sulle Alpi settentrionali e orientali tra lunedì e martedì.

Accumuli nevosi eccezionali e rischio valanghe

Le previsioni indicano accumuli di neve eccezionali in molte località montane, soprattutto sopra i 1500-2000 metri. Nelle aree più colpite, come le Alpi lombarde, le Dolomiti e il Trentino-Alto Adige, gli accumuli potrebbero superare il metro e mezzo di neve fresca. In alcune zone, al di sopra dei 2000 metri, sono attesi anche 2 metri di neve entro la fine della prossima settimana.

Questa abbondanza di neve, pur regalando uno scenario invernale spettacolare, aumenterà significativamente il rischio valanghe, specialmente nelle aree alpine dove i pendii saranno già carichi di neve. Gli appassionati di sport invernali dovranno seguire attentamente i bollettini meteo e rispettare le indicazioni delle autorità per evitare situazioni pericolose.

Maltempo diffuso e temperature in calo

Domenica una nuova perturbazione attraverserà il Paese, portando precipitazioni diffuse su Liguria, Piemonte, Lombardia e Toscana, mentre il Nord-Est e il Centro saranno interessati da piogge sparse nel corso della giornata.

Tra lunedì 27 gennaio e martedì 28 gennaio, l’arrivo di un fronte freddo segnerà la fase più intensa del maltempo. Le regioni maggiormente colpite saranno il Triveneto, le Dolomiti e la Lombardia orientale, dove le nevicate raggiungeranno accumuli eccezionali. Le temperature, inizialmente superiori alla media stagionale, subiranno un graduale calo, riportando i valori più vicini alla norma invernale.

Rischi e precauzioni: attenzione alle condizioni in montagna

La combinazione di nevicate abbondanti, maltempo diffuso e un’atmosfera instabile richiederà la massima attenzione nelle aree montane e prealpine. Il rischio valanghe, in particolare, sarà elevato in molte zone delle Alpi, soprattutto nei settori più esposti come le Dolomiti e le Alpi lombarde. Le autorità locali raccomandano prudenza a tutti coloro che si recheranno in montagna per escursioni o attività sciistiche, evitando aree a rischio o non segnalate.

Dinamiche in evoluzione: la situazione per la fine di gennaio

Le correnti umide e miti provenienti da sud-ovest continueranno a influenzare il clima italiano fino alla fine del mese di gennaio. Questo flusso limiterà le nevicate alle alte quote per gran parte del periodo, ma l’arrivo del fronte freddo la prossima settimana segnerà un calo termico che potrebbe favorire nevicate a quote più basse, specialmente sulle Alpi orientali.

Al Centro-Sud e sulle isole maggiori, invece, il clima si manterrà più stabile e mite, con temperature superiori alla media stagionale e assenza di fenomeni rilevanti. Le regioni del Mezzogiorno saranno dunque meno coinvolte da questa fase di maltempo, vivendo un finale di gennaio all’insegna di un clima più tranquillo rispetto al Nord Italia.

Prospettive per febbraio: un inverno ancora dinamico

L’andamento meteorologico di gennaio, caratterizzato da fasi di maltempo intenso e da temperature variabili, potrebbe proseguire anche all’inizio di febbraio. Le proiezioni a lungo termine suggeriscono un mese di dinamismo atmosferico, con possibili alternanze tra perturbazioni e brevi pause anticicloniche. L’influenza di correnti atlantiche e flussi freddi provenienti dall’Europa orientale resterà una variabile importante, con scenari ancora incerti ma ricchi di potenziali evoluzioni significative.

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