Il mese di Febbraio ha scritto alcune delle pagine più intense della meteorologia italiana, distinguendosi nel corso della storia per ondate di gelo eccezionali. In diverse occasioni, l’Italia è stata attraversata da masse di aria gelida di origine continentale, provenienti dalle steppe siberiane, capaci di portare nevicate straordinarie e temperature estremamente basse. Ma come si collocano questi eventi rispetto al clima attuale? Scopriamolo ripercorrendo i momenti più significativi.
I grandi inverni del passato
Febbraio ha spesso dimostrato di essere il mese più gelido dell’anno, regalando eventi meteorologici memorabili. Tra i più recenti troviamo:
- Febbraio 2018: ricordato per il fenomeno del Burian, un’ondata di gelo siberiano che travolse l’Italia portando nevicate anche su città come Roma. L’arrivo dell’aria gelida fu rapido e intenso, lasciando il Paese sotto la morsa del freddo per diversi giorni.
- Febbraio 2012: un evento che rimane nella memoria di molti, soprattutto per le abbondanti nevicate sull’Emilia-Romagna e altre aree pianeggianti del Centro-Nord. Gli accumuli furono record in molte località, trasformando città come Bologna e Ravenna in paesaggi quasi artici.
Andando ancora più indietro, ci imbattiamo in eventi che sono diventati miti della meteorologia italiana:
- Febbraio 1956: il freddo colpì duramente tutta l’Europa, con l’Italia settentrionale e centrale travolte da bufere di neve e temperature polari.
- Febbraio 1929: una delle ondate di gelo più estreme mai registrate, con temperature che scesero sotto i -20°C in molte aree interne del Nord e accumuli di neve eccezionali. Questo evento è considerato uno dei più intensi degli ultimi 150 anni.
Dal gelo intenso alla mitezza: il cambiamento degli ultimi anni
Negli ultimi decenni, il quadro meteorologico invernale è cambiato radicalmente. Le ondate di gelo che un tempo erano quasi una certezza in Febbraio sono diventate episodi rari e brevi. Il freddo intenso fatica sempre più a raggiungere l’Italia, anche quando le condizioni sembrano favorevoli. La diminuzione della frequenza e dell’intensità degli ingressi di aria gelida è evidente:
- L’isoterma dei -5°C a 850 hPa, un valore non estremo ma significativo, raggiunge l’Italia solo raramente e, quando accade, la sua permanenza è spesso limitata a 24-48 ore.
- Gli inverni attuali si avvicinano sempre più a un prolungamento dell’autunno, con temperature medie più alte e un numero ridotto di giornate gelide.
Questi cambiamenti riflettono le conseguenze del riscaldamento globale, che ha modificato le dinamiche atmosferiche su scala globale, riducendo la capacità dell’aria fredda di spingersi verso sud.
Febbraio oggi: prospettive incerte
Le proiezioni attuali per il mese di Febbraio 2025 non lasciano molto spazio all’ottimismo per gli appassionati del freddo. In gran parte dell’Europa centrale e orientale manca una riserva significativa di aria gelida, condizione essenziale per eventi di gelo intenso.
Tuttavia, la meteorologia ci insegna che il cambiamento può arrivare rapidamente. La dinamica atmosferica potrebbe evolvere verso uno scenario più favorevole, soprattutto se il getto polare subisse un’ondulazione in grado di convogliare l’aria fredda verso il Mediterraneo. Se ciò accadesse, Febbraio potrebbe riservare una sorpresa tardiva, con nevicate e un ritorno del freddo anche sulle regioni pianeggianti.
Il ricordo di un inverno vero
Guardando al passato, emerge un contrasto evidente: l’inverno di un tempo, caratterizzato da episodi di gelo persistenti, sembra ormai un lontano ricordo. Gli eventi estremi di Febbraio, come quelli del 1956 o del 2012, appartengono a una stagione climatica che oggi appare profondamente diversa. L’inverno contemporaneo è sempre più mite e intermittente, un cambiamento che ha trasformato la percezione stessa di questa stagione.
Mentre attendiamo di vedere cosa ci riserverà il mese in corso, una cosa è certa: i grandi inverni del passato rimangono un patrimonio storico e climatico, un punto di riferimento per chi continua a sperare in un ritorno del freddo autentico, capace di sorprendere e di emozionare come un tempo.
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