In questi giorni, gli Stati Uniti stanno vivendo un’ondata di gelo eccezionale, con caratteristiche di portata storica. Le temperature estremamente basse e le abbondanti nevicate stanno colpendo zone inusuali per questi fenomeni, come New Orleans, segnando un evento raro e significativo. Nel frattempo, in Europa, la situazione si presenta diametralmente opposta: un forte campo di alta pressione mantiene un clima mite e asciutto su molte aree, bloccando il flusso atlantico.
Gli USA nella morsa del gelo
L’attuale ondata di gelo negli Stati Uniti è causata dalla discesa di un lobo del Vortice Polare, che ha portato isoterme estremamente basse e condizioni climatiche rigide su gran parte del Paese. Le temperature sono scese sotto lo zero anche in zone normalmente temperate, e nevicate storiche stanno interessando aree come la Louisiana.
Nei prossimi giorni, il freddo continuerà a essere intenso, con valori che renderanno difficili le normali attività quotidiane. Questa eccezionale fase climatica si protrarrà ancora per qualche tempo, prima che il Vortice Polare torni a rialzarsi verso latitudini più settentrionali.
Europa: anticiclone e clima mite
Mentre gli USA affrontano il gelo, in Europa domina un contesto molto diverso. La corrente a getto polare, che in genere alimenta il flusso atlantico verso il continente europeo, è stata deviata dall’energia del gelo statunitense. Il risultato è una forte Alta Pressione posizionata sull’Europa, che blocca le perturbazioni e mantiene il clima insolitamente mite e stabile.
Questa configurazione ha determinato:
- Temperature sopra la media stagionale, con valori quasi primaverili su alcune regioni del Sud Europa e del Mediterraneo.
- Un’assenza di maltempo significativo, con molte aree che rimangono all’asciutto, soprattutto nelle zone centrali e orientali del continente.
L’interazione tra il gelo negli USA e l’alta pressione sull’Europa ha generato un pattern atmosferico che spinge aria calda verso il continente europeo, contribuendo ulteriormente alle anomalie termiche.
Prossimi sviluppi: possibile svolta meteo in Europa
Con il progressivo indebolimento dell’ondata di gelo negli USA, la corrente a getto potrebbe riprendere forza e spingere il flusso atlantico verso l’Europa. Questa dinamica potrebbe erodere il muro anticiclonico, consentendo alle perturbazioni atlantiche di tornare a interessare il continente.
Tra martedì 28 gennaio e venerdì 31 gennaio, si prevede una maggiore attività del flusso atlantico, con:
- Estesi peggioramenti meteo sull’Europa occidentale, con il ritorno di piogge significative.
- Maltempo che potrebbe raggiungere anche l’Italia, in particolare il Centro-Nord e le regioni tirreniche, portando piogge diffuse e un abbassamento delle temperature.
- Nevicate sulle Alpi, seppur a quote medio-alte, e un parziale ripristino delle riserve idriche in montagna.
Conclusioni
La situazione attuale mette in evidenza due realtà climatiche opposte: mentre gli USA vivono un’ondata di gelo storica, l’Europa è ancora sotto l’influenza di un anticiclone persistente che favorisce condizioni miti e stabili. Tuttavia, con la graduale attenuazione del freddo oltreoceano, il flusso atlantico potrebbe tornare protagonista, portando un cambio di scenario verso la fine del mese. Maltempo e nevicate potrebbero finalmente interessare il continente europeo, compresa l’Italia, interrompendo la fase di clima anomalo che ha caratterizzato gran parte di questo gennaio.
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