L’ultimo fine settimana di gennaio 2025 si preannuncia ricco di contrasti meteorologici, con condizioni che varieranno notevolmente tra le diverse regioni italiane. Mentre il Sud Italia e le isole maggiori vivranno giornate quasi primaverili, il Nord sarà interessato da piogge e instabilità legate a una perturbazione di origine atlantica. Questo scenario riflette ancora una volta un inverno caratterizzato da anomalie climatiche persistenti.
Sabato 25 gennaio: mite al Centro-Sud, nebbie e piovaschi al Nord
La giornata di sabato vedrà una breve pausa di stabilità atmosferica su gran parte del territorio italiano. Ampie schiarite e temperature miti domineranno al Centro-Sud e sulle isole maggiori. In Sicilia, città come Catania e Siracusa potrebbero raggiungere punte massime di 24°C, mentre Palermo, Olbia e Reggio Calabria si assesteranno intorno ai 21°C. Anche località come Messina, Cagliari e Pescara registreranno valori prossimi ai 20°C, sottolineando un quadro climatico più tipico della primavera che dell’inverno.
Al Nord, invece, le condizioni saranno più umide e grigie. Banchi di nebbia interesseranno le pianure, soprattutto in Lombardia e Veneto, mentre in Liguria e parte della Lombardia si segnalano locali piovaschi. Nonostante ciò, le temperature al Nord rimarranno superiori alle medie stagionali, pur senza raggiungere i picchi registrati al Sud.
Domenica 26 gennaio: peggioramento al Nord, primavera anticipata al Sud
Durante la notte tra sabato e domenica, una perturbazione di origine atlantica farà il suo ingresso sul Nord-Ovest e in Toscana, portando un rapido peggioramento. Le piogge si intensificheranno nel corso della giornata, estendendosi gradualmente a tutto il Nord Italia. Sulle Alpi e le Prealpi, torneranno le nevicate, ma le temperature miti limiteranno la quota neve tra i 1200 e i 1400 metri, confermando un clima più autunnale che invernale.
Al Centro-Sud, invece, i venti provenienti dai quadranti meridionali garantiranno un’alternanza tra spazi soleggiati e passaggi nuvolosi. Le temperature rimarranno ben sopra le medie stagionali, con valori ancora prossimi ai 20°C in molte località del Sud e delle isole maggiori. Questo netto contrasto tra il Nord, segnato da maltempo, e il Sud, dominato da clima mite, offrirà un’ulteriore dimostrazione delle attuali anomalie climatiche.
Le dinamiche climatiche del fine mese: inverno anomalo e freddo assente
Questo weekend meteo rappresenta un riflesso di un inverno che continua a sorprendere con configurazioni poco tipiche per il periodo. Anche i tradizionali “Giorni della Merla”, considerati da sempre i più rigidi dell’anno, sembrano destinati a trascorrere senza ondate di gelo significative. Il freddo vero continua a rimanere lontano dall’Italia, complice l’influenza persistente di correnti miti provenienti dall’Atlantico e dall’Africa settentrionale.
Tendenza per i prossimi giorni
Le proiezioni meteorologiche indicano che questo clima mite e variabile potrebbe proseguire almeno fino alla fine di gennaio, consolidando un quadro di anomalie termiche positive. Nonostante la perturbazione prevista per domenica, il vero freddo invernale sembra destinato a tardare ulteriormente, con un inverno che continua a mostrare segnali di difficoltà nell’affermarsi pienamente.
L’Italia si prepara quindi a vivere un fine settimana dai due volti: autunno avanzato al Nord e primavera anticipata al Sud, con condizioni che rafforzano l’impressione di una stagione sempre più condizionata da dinamiche meteorologiche insolite.
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