Durante il fine settimana appena trascorso, l’Italia è stata colpita da un ciclone mediterraneo di notevole intensità, che ha causato precipitazioni eccezionali, con accumuli che in alcune zone hanno superato i 200 millimetri. Questo evento ha coinvolto soprattutto le regioni centrali e settentrionali, dove il maltempo ha continuato a manifestarsi anche nella giornata di ieri, senza perdere del tutto forza. Le attuali condizioni di instabilità meteorologica resteranno protagoniste almeno fino a martedì, con un possibile e parziale miglioramento da mercoledì. Tuttavia, questa tregua sarà solo temporanea, lasciando spazio a nuove perturbazioni nei giorni successivi.
Instabilità meteo tra oggi e domani: piogge e temporali diffusi
La sesta perturbazione di gennaio si sta lentamente indebolendo, ma tra oggi e domani sono ancora previsti rovesci e temporali sparsi lungo gran parte della Penisola. Le regioni centrali continueranno a essere le più colpite, mentre al Nord si registreranno fenomeni meno diffusi ma comunque significativi. Al Sud, invece, si potrebbero intravedere segnali di un graduale miglioramento, grazie all’avanzata di un promontorio di alta pressione che stabilizzerà le condizioni atmosferiche.
Un nuovo peggioramento in arrivo: il Nord nuovamente sotto attacco
Dopo questa breve pausa, una nuova ondata di maltempo si prepara a raggiungere l’Italia. Mercoledì, infatti, l’arrivo di una saccatura atlantica porterà un ulteriore peggioramento delle condizioni meteo, colpendo in modo particolare il Nord e alcune zone centrali. Tra le regioni più interessate si segnalano la Toscana, il Piemonte e la Liguria, dove si prevedono precipitazioni intense e un significativo abbassamento delle temperature.
Le Alpi occidentali vedranno il ritorno della neve, con accumuli che potrebbero risultare abbondanti sopra i 1200-1500 metri di quota. Al Centro-Sud, invece, l’atmosfera sarà più mite, grazie a un flusso di correnti meridionali che innalzerà le temperature fino a 4-5°C oltre la media stagionale. Tuttavia, il miglioramento sarà solo parziale e non si escludono annuvolamenti sparsi con deboli piogge, soprattutto nelle aree appenniniche.
La settima perturbazione di gennaio: focus sulle regioni settentrionali
Le condizioni meteorologiche di mercoledì rappresentano solo un preludio a un nuovo fronte perturbato atteso per venerdì. Questa settima perturbazione di gennaio si concentrerà prevalentemente sulle regioni settentrionali, con piogge diffuse e un ritorno della neve sui rilievi alpini. Le aree maggiormente esposte saranno il Nord-Ovest e le zone prealpine, dove si prevedono accumuli significativi. Al Centro, l’impatto sarà più contenuto, mentre il Sud potrebbe beneficiare ancora di condizioni di relativa stabilità atmosferica.
Temperature in aumento al Sud, ma resta l’incertezza sul weekend
Un aspetto rilevante della situazione attuale è il netto aumento delle temperature al Centro-Sud, determinato dall’arrivo di venti caldi di scirocco. Le colonnine di mercurio segneranno valori superiori alla norma di circa 4-5°C, con punte che potrebbero raggiungere i 18-20°C lungo le coste della Sicilia e della Calabria. Nel resto d’Italia, invece, le temperature si manterranno più vicine alle medie stagionali, con un clima più rigido al Nord, soprattutto nelle aree montane.
L’evoluzione successiva rimane ancora incerta: un possibile peggioramento per il fine settimana potrebbe portare ulteriori instabilità meteo, con piogge diffuse su gran parte della Penisola e un nuovo calo delle temperature. In particolare, il Nord-Ovest e le regioni tirreniche potrebbero essere nuovamente colpite da precipitazioni di forte intensità.
Nei prossimi giorni sarà fondamentale monitorare gli aggiornamenti meteo per valutare l’evoluzione di questa complessa situazione atmosferica e le sue conseguenze sul territorio italiano.
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