Meteo Italia: l’ultima decade di gennaio tra anomalie termiche e un inverno che non si vede

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Meteo Italia: l’ultima decade di gennaio tra anomalie termiche e un inverno che non si vede

 

Il tempo previsto per l’ultima parte di gennaio si presenta con un quadro decisamente incerto e privo di significativi segnali di inverno. Nonostante l’attuale difficoltà nel delineare un’evoluzione precisa, ci sono alcuni elementi che permettono di anticipare tendenze significative, soprattutto sotto l’aspetto termico. Freddo e gelo sembrano lontani, lasciando spazio a una fase mite che potrebbe estendersi su tutta l’Italia e buona parte dell’Europa.

 

Temperature sopra la media: freddo latitante, clima mite in arrivo

Nel corso del fine settimana, le temperature mostreranno una netta distinzione tra le diverse aree della Penisola. Sull’angolo nord-orientale dell’Italia, valori termici 4-6°C superiori alla media faranno sentire una marcata anomalia, mentre tra il Nord-Ovest e il resto del Paese si registreranno temperature in linea o di poco superiori rispetto alla norma stagionale.

 

Con l’inizio della terza decade di gennaio, il quadro termico resterà stabile, con temperature prossime alla media o leggermente superiori su gran parte del territorio. Tuttavia, nel corso della settimana successiva, un nuovo incremento delle temperature sarà più evidente al Nord, dove si potrebbero raggiungere 2-4°C sopra la media entro giovedì 23 gennaio. Al Centro-Sud, invece, le anomalie saranno meno marcate, mantenendo un clima relativamente più equilibrato ma comunque mite.

 

Verso la fine della settimana: nuovo rialzo termico al Sud

Da venerdì 24 gennaio, l’andamento termico subirà un’inversione di tendenza: al Nord Italia le temperature si stabilizzeranno su valori appena superiori alla media stagionale, mentre al Centro e soprattutto al Sud si aprirà una fase di caldo anomalo, con valori che potrebbero toccare 8°C sopra la norma. In particolare, le aree costiere e le isole maggiori, come Sicilia e Sardegna, saranno interessate da un marcato effetto di riscaldamento dovuto ai venti meridionali.

 

Nessuna traccia di gelo: l’inverno rimane assente

Il gelo appare ormai lontano e, per il momento, sembra che la sua assenza durerà ancora. Non ci sono segnali di un ritorno del vero inverno, né sull’Italia né nel resto dell’Europa, dove si prevede una fase di mitezza climatica diffusa. Questa situazione, già evidente da alcune settimane, potrebbe accentuarsi nell’ultima decade del mese. Le temperature su tutta la Penisola potrebbero raggiungere anomalie tra i 4 e gli 8°C sopra la media, con punte ancora più elevate lungo la catena alpina.

 

Un inverno che sembra autunno o primavera

L’attuale configurazione meteorologica lascia pensare a un periodo che si avvicina più a un autunno avanzato o persino a una primavera anticipata. L’assenza di freddo intenso, accompagnata da continue anomalie termiche, sembra confermare una fase in cui l’inverno fatica a trovare spazio. Le proiezioni a lungo termine indicano che questa tendenza mite potrebbe persistere anche nel prossimo futuro, con poche possibilità di vedere un cambiamento netto verso un clima più rigido.

 

Resta fondamentale monitorare l’evoluzione dei modelli meteo, ma per ora sembra che il vero inverno si sia preso una lunga pausa.

 

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