Con l’ingresso della terza decade di Gennaio, si delinea un cambiamento significativo nel quadro meteo che interessa il nostro Paese. Dopo un periodo caratterizzato da una persistente circolazione fredda, alimentata da correnti nord-orientali, che hanno portato nevicate abbondanti sull’Appennino meridionale e condizioni di maltempo diffuse soprattutto al Centro-Sud, lo scenario atmosferico europeo si prepara a una nuova configurazione. Questo cambiamento avrà conseguenze rilevanti per il clima della nostra penisola.
Un nuovo scenario meteo: l’arrivo di aria mite sul Mediterraneo
Le ultime analisi modellistiche, tra cui quelle elaborate dal modello GFS, indicano che l’ultima parte di Gennaio sarà caratterizzata da una maggiore influenza delle correnti atlantiche, capaci di portare perturbazioni rapide soprattutto sulle regioni settentrionali e lungo i versanti tirrenici. Al contempo l’Alta Pressione sub-tropicale potrebbe tornare a guadagnare terreno, in particolare sulle aree meridionali, creando un’alternanza tra episodi instabili e fasi più soleggiate.
Le correnti occidentali o meridionali tenderanno a prevalere, determinando un generale aumento delle temperature, con valori che si porteranno al di sopra delle medie stagionali, soprattutto nelle regioni del Centro-Sud. Questo contesto climatico più mite segnerà un netto contrasto rispetto alle condizioni rigide che hanno dominato nei giorni scorsi.
Temperature in rialzo e condizioni quasi primaverili
Con l’arrivo di masse d’aria più calde le temperature saranno in graduale ma costante rialzo, specialmente nelle aree meridionali e sulle zone costiere tirreniche. Le giornate si presenteranno spesso soleggiate, offrendo un assaggio di clima quasi primaverile, con massime che in alcune località potrebbero superare i 15-18°C. Questa tendenza sarà più marcata al Centro-Sud, mentre al Nord, soprattutto nelle zone pianeggianti, potranno persistere condizioni di umidità e nebbie, tipiche del periodo.
Nonostante l’aumento delle temperature, le montagne continueranno a vedere qualche episodio nevoso, ma solo a quote più elevate, generalmente superiori ai 1500-1800 metri, e limitatamente alle aree interessate dalle perturbazioni più intense.
Possibile ritorno del freddo a fine gennaio
Non si esclude, tuttavia, un colpo di scena meteorologico verso la fine del mese. Alcune simulazioni prospettano un possibile ritorno di correnti fredde di origine settentrionale o artica, capaci di riportare un calo termico e di ripristinare condizioni più invernali. Al momento, però, queste proiezioni restano incerte e richiederanno ulteriori conferme nei prossimi giorni.
Se tale scenario si verificasse, le regioni settentrionali e quelle dell’entroterra centro-meridionale potrebbero tornare a fare i conti con temperature rigide e, in alcuni casi, con nuove precipitazioni nevose anche a quote medio-basse.
Inverno in pausa: un periodo dinamico e imprevedibile
In attesa di ulteriori sviluppi, possiamo affermare che l’Italia si appresta a vivere una fase meteo più dinamica e meno rigida. Le giornate soleggiate e miti offriranno una breve tregua invernale, ma sarà fondamentale non abbassare la guardia. La tipica variabilità atmosferica di Gennaio potrebbe riservare sorprese improvvise, riportando il freddo e le caratteristiche del pieno inverno anche in tempi rapidi.
Le prossime settimane rappresentano quindi un periodo di grande interesse meteorologico, in cui i contrasti tra masse d’aria diverse si rifletteranno sulle condizioni meteo del nostro territorio.
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