L’evoluzione meteo dei prossimi dieci giorni sull’Italia presenta un quadro complesso e incerto. Gli aggiornamenti dai principali modelli matematici evidenziano scenari divergenti, rendendo questa fase di analisi particolarmente delicata. Cerchiamo di approfondire la situazione barica e le previsioni per il maltempo nelle diverse regioni, considerando le possibili precipitazioni e i fenomeni atmosferici previsti.
L’evoluzione meteo: goccia fredda protagonista al Sud
Una goccia fredda di origine nord-atlantica continuerà a influenzare il meteo italiano, in particolare nel Sud Italia, almeno fino all’inizio della terza decade di Gennaio. Questo fenomeno, già attivo nei giorni scorsi, manterrà condizioni instabili soprattutto su Sicilia, Calabria e Puglia, con rovesci intensi e locali temporali.
Al Centro-Nord, invece, la situazione è caratterizzata da una notevole incertezza. I principali centri di previsione globale propongono due ipotesi principali:
- Prevalenza anticiclonica, con giornate più stabili, temperature miti per la stagione e precipitazioni scarse o assenti.
- Maggior dinamicità atmosferica, con l’arrivo di perturbazioni atlantiche a latitudini più basse, che porterebbero piogge e rovesci soprattutto nelle regioni settentrionali e centrali.
L’esatta evoluzione dipenderà da come il flusso atlantico interagirà con l’alta pressione presente sul continente europeo.
Maltempo: le regioni più colpite dalle piogge
Le piogge più significative nei prossimi dieci giorni si concentreranno principalmente sulle regioni già interessate dalla goccia fredda. Sicilia orientale, Calabria ionica e Sardegna orientale saranno le aree più esposte al maltempo tra il 18 e il 20 Gennaio. Qui gli accumuli pluviometrici potrebbero superare i 200 mm, con rischio di locali allagamenti e dissesti idrogeologici.
Anche Basilicata e Puglia meridionale registreranno precipitazioni significative, sebbene più moderate rispetto alle altre regioni meridionali. Gli accumuli in queste zone si attesteranno tra 60 e 90 mm.
Al Nord Italia, i fenomeni più intensi si concentreranno su basso Piemonte, Liguria di Levante e, in misura minore, Lombardia e alto Piemonte. Gli accumuli previsti potrebbero raggiungere i 60-70 mm, con una distribuzione delle precipitazioni che sarà comunque disomogenea.
Centro Italia e Nord-Est: meno coinvolti dal maltempo
Le regioni del Centro Italia rimarranno in gran parte ai margini della fase di maltempo. Solo l’Abruzzo e il Molise, nelle zone interne, vedranno precipitazioni di una certa rilevanza, mentre sul resto del territorio si prevedono fenomeni scarsi o assenti.
Nel Nord-Est, inclusi Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige, il tempo resterà prevalentemente asciutto o caratterizzato da piogge di lieve entità.
Possibili scenari futuri: stabilità o nuove perturbazioni?
L’evoluzione della seconda parte di Gennaio resta condizionata da un elevato margine di incertezza. Se il modello che prevede il rinforzo dell’anticiclone avrà la meglio, potremmo assistere a un ritorno a condizioni meteo più stabili e asciutte su gran parte della Penisola. Tuttavia, se il flusso atlantico dovesse abbassarsi, le perturbazioni potrebbero riprendere vigore, coinvolgendo soprattutto le regioni settentrionali e centrali.
I prossimi aggiornamenti saranno cruciali per confermare o smentire queste ipotesi. Rimane fondamentale monitorare le condizioni meteo, in particolare nelle aree più vulnerabili, come il Sud e le regioni insulari, che già stanno affrontando situazioni critiche legate alle intense precipitazioni.
L’articolo Meteo Italia: tendenza e previsioni per i prossimi dieci giorni tra incertezze e scenari contrastanti proviene da DIRETTA METEO.