Meteo: fine gennaio segnata da un cambio drastico, perturbazioni e neve in arrivo

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Meteo: fine gennaio segnata da un cambio drastico, perturbazioni e neve in arrivo

L’ultima parte di gennaio 2025 sembra destinata a portare un cambio di passo significativo nel quadro meteorologico, con il ritorno delle perturbazioni atlantiche. Questo scenario, che potrebbe rompere il dominio dell’anticiclone, porterà con sé un contesto più dinamico, con piogge e il ritorno della neve sulle Alpi dopo settimane di stabilità atmosferica.

Il ruolo del ciclone mediterraneo e del Rex Block

Attualmente, il ciclone mediterraneo, responsabile del maltempo che sta colpendo il Sud Italia, è parte di una più ampia configurazione atmosferica nota come Rex Block. Si tratta di una disposizione particolare della circolazione che vede l’anticiclone sovrastare una depressione più a sud. Questa struttura blocca le correnti atlantiche, favorendo invece l’afflusso di aria fredda dai quadranti settentrionali e orientali.

Lo scontro tra queste masse d’aria fredda e i flussi caldi e umidi provenienti dal Nord Africa ha generato condizioni di forte instabilità al Meridione. Questo scenario continuerà a caratterizzare la prima parte della settimana, con precipitazioni che colpiranno ancora le regioni meridionali, in particolare Calabria e Sicilia.

Cambiamenti su scala emisferica

Le manovre atmosferiche su scala globale sembrano pronte a innescare un cambiamento importante anche sull’Italia. Il potente gelo che sta scendendo verso il Nord America sta contribuendo al rafforzamento delle basse pressioni atlantiche, favorendo un ritorno delle perturbazioni oceaniche verso l’Europa occidentale.

L’anticiclone, che ha dominato gran parte dell’inverno, dovrebbe indebolirsi gradualmente nella seconda metà della settimana, lasciando spazio a un flusso perturbato che si farà strada dal settore occidentale del continente. Già all’inizio della settimana, l’ingresso di infiltrazioni umide segnerà un primo tentativo delle correnti atlantiche di riconquistare il Mediterraneo, assorbendo progressivamente il vortice mediterraneo ancora attivo.

L’evoluzione verso il peggioramento

Tra martedì 21 e mercoledì 22 gennaio, la depressione mediterranea dovrebbe perdere forza, mentre un’area anticiclonica proverà a risalire da sud-ovest. Tuttavia, questa espansione dell’alta pressione sarà di breve durata, perché una saccatura atlantica, in avanzamento sull’Europa occidentale, troverà un varco per penetrare tra Francia e Spagna, portando il suo effetto anche sull’Italia nella seconda metà della settimana.

Giovedì 23 e venerdì 24 gennaio potrebbe concretizzarsi un peggioramento più marcato, con il ritorno delle piogge a partire dal Nord e dalle regioni occidentali. Le precipitazioni saranno accompagnate dalla neve, che farà il suo ritorno sulle Alpi dopo un periodo di relativa siccità. Gli accumuli potrebbero risultare significativi soprattutto oltre i 1000 metri, mentre alle quote più basse la situazione resta da confermare.

La prospettiva per la fine di gennaio

Questo cambiamento rappresenterebbe solo l’inizio di una fase più dinamica, con la possibilità di nuove perturbazioni nel corso degli ultimi giorni di gennaio. Tuttavia, al momento, il freddo intenso sembra poco probabile, con temperature che rimarranno relativamente miti per la stagione. L’inverno potrebbe comunque riservare sorprese a partire da febbraio, un mese che storicamente ha spesso visto ondate di gelo rilevanti.

La situazione meteorologica resta in costante evoluzione, e le prossime giornate saranno decisive per comprendere con maggiore precisione la portata del cambiamento atteso, specialmente in termini di intensità delle precipitazioni e del ritorno della neve.

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