La quiete meteorologica prima di un colpo invernale

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La quiete meteorologica prima di un colpo invernale

La quiete meteorologica prima di un colpo invernale

Il meteo non dà tregua: Alta Pressione e clima mite

Il meteo ‌continua a sorprenderci. Attualmente, l’Alta​ Pressione‌ è la protagonista indiscussa, portando con sé un meteo stabile, secco e insolitamente mite per il periodo. Le temperature sono superiori⁣ alla media stagionale e le precipitazioni⁣ significative sembrano ​essere un lontano ricordo. ⁢Tuttavia, ​in alcune regioni italiane, ‌si ⁢registrano sporadiche ⁢pioviggini e nevicate.

Un rafforzamento dell’Alta Pressione

Le​ recenti analisi meteorologiche indicano‍ un rafforzamento dell’Alta Pressione su gran ⁣parte dell’Europa, Italia compresa. Questo fenomeno è favorito⁣ da una vasta saccatura nell’Oceano Atlantico che,​ per effetto compensativo,‌ ha innescato ​la risalita di un‌ promontorio​ anticiclonico verso il Mediterraneo​ centrale.

In montagna, le⁣ temperature sono ben al di ⁢sopra ⁢dei valori tipici del periodo. Al contrario, nelle pianure del Nord, in particolare nella Pianura Padana, le inversioni termiche stanno mitigando l’effetto dell’aria mite, mantenendo temperature più contenute rispetto ai rilievi. In altre regioni, invece, il clima mite ⁣si fa sentire in pieno.

Novembre secco: Dicembre seguirà la stessa tendenza?

Il mese ​di Novembre, già caratterizzato da scarse precipitazioni, si avvia verso una⁢ conclusione⁤ asciutta e mite. Secondo le attuali⁤ previsioni meteorologiche, questa tendenza sembra destinata a proseguire anche nei primi giorni di Dicembre. L’Alta Pressione dovrebbe persistere almeno fino al ⁣5 Dicembre, bloccando qualsiasi tentativo delle perturbazioni atlantiche di raggiungere la Penisola, nonostante l’arrivo di correnti fredde da oriente.

La stabilità atmosferica sarà accompagnata da un ulteriore rinforzo del trend secco, con l’assenza quasi totale di piogge significative su gran parte del territorio nazionale. Questo scenario è particolarmente preoccupante per le regioni settentrionali e per le⁤ aree montane, dove il deficit idrico e la mancanza di neve iniziano a sollevare serie ⁢preoccupazioni.

Dopo il​ 5 Dicembre: incertezze e ipotesi

Oltre ⁢il breve termine, l’incertezza previsionale aumenta notevolmente. Alcuni modelli meteorologici suggeriscono che, a partire dal 5 Dicembre, l’Europa⁣ potrebbe essere interessata da una “palude barica”, una configurazione ⁢in cui né Alte né Basse Pressioni prevalgono, creando una ​situazione stagnante.​ Questo scenario porterebbe tempo stabile ma senza‍ dinamiche atmosferiche significative, lasciando poche‍ speranze per un ritorno delle piogge.

Altre ipotesi indicano la possibilità di ‍nuovi affondi depressionari sull’Atlantico occidentale, con risposte anticicloniche ancora più marcate sull’Italia. Anche in questo caso, le perturbazioni atlantiche rimarrebbero lontane, mantenendo⁣ il nostro Paese in una situazione di ​stabilità atmosferica prolungata.

La necessità di precipitazioni e i rischi per l’ambiente

La ⁤mancanza di neve sui rilievi⁣ alpini, soprattutto nel settore Centro-Orientale, rappresenta una delle maggiori criticità di ⁢questa configurazione meteo. Senza nevicate significative, non solo ​la stagione sciistica rischia di subire gravi ripercussioni, ⁤ma anche le riserve idriche per la prossima Primavera ⁣potrebbero risultare ⁢insufficienti. L’Appennino è‌ sempre meno bianco e soffre molto i cambiamenti​ climatici.

Questa situazione‍ mette in evidenza l’importanza di ⁤un cambiamento delle condizioni atmosferiche nel medio-lungo termine. Tuttavia, al momento, le prospettive rimangono orientate verso una prosecuzione della stabilità, ‌con un possibile prolungamento del dominio dell’Alta Pressione ​anche oltre la metà di Dicembre: insomma, che noia meteo.

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